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10 frasi che Draghi poteva risparmiarsi

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Se si esclude una parte “copiata” di solita fuffa, perdonabile perché obbligata dalla circostanza, il discorso di Draghi al Senato contiene elementi comici, patetici e ideologici. Mi chiedo inoltre, e lascio decidere a chi legge, se contenga o no elementi eversivi: io dico di no, ma il dubbio mi è stato insinuato dalle chiacchiere di un ingegnere che si trovava presso lo stesso barbiere dove mi trovavo anch’io. Scelgo le 10 frasi che considero significative.

1. «Nella speranza che i giovani italiani che prenderanno il nostro posto, anche qui in questa aula, ci ringrazino per il nostro lavoro e non abbiano di che rimproverarci per il nostro egoismo». Ma parla per te, mi verrebbe da dire a sentire questa frase che evoca il «Ci avete rubato il futuro!» della piccola Greta Thunberg contro i suoi genitori e nonni. Ma era una bambina ignorante, e per questi due motivi la sua ingratitudine era perdonabile. I suoi genitori e nonni avevano predisposto tutto affinché essa vivesse comoda e al caldo in un posto pressoché inabitabile per il freddo che fa. Signor Primo Ministro, se lei si reputa egoista nei confronti della sua progenie, sono affari suoi. Né io né alcuno degli adulti che io conosco, non solo non sentiamo una punta d’egoismo nei confronti dei nostri figli e nipoti, ma viviamo esclusivamente per essi e per il loro bene.

2. «Sostenere questo governo significa condividere l’irreversibilità della scelta dell’euro. Gli Stati nazionali rimangono il riferimento dei nostri cittadini, ma nelle aree definite dalla loro debolezza cedono sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa». Qui sarebbero gli elementi di eversione cui accennava l’avvocato cliente del mio barbiere. Primo: l’attuale parlamento è formato da una larga porzione (FdI, Lega e M5s) che fu eletta da cittadini che condividevano le critiche alla Ue e all’euro, dichiarate e aperte, che questa porzione manifestava prima delle elezioni. Allora, se questo Parlamento intende sostenere questo governo, lo fa per ragioni diverse dalla condivisione della irreversibilità dell’euro. Se invece fosse questo governo a mettere la pregiudiziale sulla irreversibilità dell’euro, allora questo governo non dovrebbe esistere, a meno che non si formi dopo elezioni ove il popolo consenta la formazione di un governo che presuma l’irreversibilità dell’euro. E, a proposito di popolo, da nessuna parte la Costituzione italiana prevede la «cessione» della propria sovranità che, articolo 1, appartiene al popolo italiano. La «sovranità condivisa» è una invenzione di Draghi, tanto arbitraria quanto illegittima. A meno che Draghi non si presenti a regolari elezioni col progetto di cedere sovranità nazionale a favore di sovranità condivisa (qualunque cosa ciò significhi).

3. «Senza l’Italia non c’è l’Europa. Ma, fuori dall’Europa c’è meno Italia». Qui ridiamo di cuore. Le consiglio, Presidente, di vedere il film «La mafia uccide solo d’estate», del bravo Pif, ove il regista rammenta il pensiero, piccolo ma fisso, di Salvo Lima: «La Sicilia ha bisogno dell’Europa, ma l’Europa ha bisogno della Sicilia».

4. «Il riscaldamento del pianeta ha effetti diretti sull’innalzamento del livello dei mari che potrebbe rendere ampie zone di alcune città litoranee non più abitabili». Dovrebbe studiare un po’ di fisica e di geologia, signor Primo Ministro. Durante gli ultimi 20 mila anni, il livello dei mari s’è innalzato di 100 metri, senza che l’uomo possa farci niente, ed è da 300 anni (cioè dal minimo della piccola era glaciale) che si sta innalzando ad un ritmo costante, senza alcuna accelerazione e senza che l’uomo possa farci niente per impedirlo. Se non adattandosi, come fanno gli olandesi che vivono al di sotto del livello del mare. Non v’è nulla, ma proprio nulla, che faccia pensare che qualcuna delle nostre coste corra i pericoli che lei paventa. E dovrebbe studiare anche un po’ di Storia e di Geografia: Pisa, un tempo Repubblica Marinara e oggi a diversi chilometri dal mare, nacque sulle acque, in un’area simile alla laguna di Venezia.

5. «Il cambiamento climatico, come la pandemia, penalizza alcuni settori produttivi». Questo accostare un danno vero (da pandemia) con un pericolo finto (riscaldamento globale) è come quel fruttivendolo che insinua due mele marce nel cesto di mele che ti vende. Nel caso del fruttivendolo si chiama truffa. E poi: quali sarebbero, esattamente, i settori produttivi che sarebbero stati penalizzati da un cambiamento climatico che noi potremmo controllare? Esattamente, per favore.

6. «Lo spazio che alcune megalopoli hanno sottratto alla natura potrebbe essere stata una delle cause della trasmissione del virus dagli animali all’uomo. Come ha detto Papa Francesco “Le tragedie naturali sono la risposta della Terra al nostro maltrattamento. Siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore”». Questa è una bomba: la causa della trasmissione del virus dagli animali all’uomo sarebbe stato “lo spazio che alcune megalopoli hanno sottratto alla natura”. Pari alla bomba del Papa, che attribuisce all’uomo le tragedie naturali? Terremoti, maremoti, uragani, inondazioni, periodi di siccità, sono tragedie naturali e millenarie, e sarebbe colpa dell’uomo. Bum!

7. «Il governo dovrà proteggere i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente». Certo che le attività economiche cambiano nel corso della Storia, non bisogna essere economisti di Harvard per capirlo: con la lavatrice sono sparite le lavanderine. Tuttavia, cortesemente, escluse le banalità che vorrà risparmiarci, ci dica esattamente a quali attività economiche lei allude. Cinema, teatri, ristoranti?

8. «La risposta della politica economica al cambiamento climatico e alla pandemia dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l’innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l’accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create». A parte il rinnovato accostamento di un problema vero con uno finto, il resto della frase è un capolavoro di cripticismo (oltre che una flagellazione dell’italiano). Vado al dunque e al sodo con una domanda: intende installare parchi eolici e fotovoltaici e venderceli come strumenti per impedire l’innalzamento del livello dei mari e per rispondere ai disastri di una pandemia gestita in modo irresponsabile da quello che lei ha confermato al Ministero della Salute? Dica sì o no: tutto il resto verrebbe dal maligno. Temo che la risposta sia sì, come da successiva dichiarazione.

9. «Nelle prossime settimane rafforzeremo la dimensione strategica del programma, in particolare con riguardo agli obiettivi riguardanti la produzione di energia da fonti rinnovabili, le reti di distribuzione dell’energia per i veicoli elettrici, la produzione e distribuzione d’idrogeno». La discussione si fa lunga. Le rammento solo che già vent’anni fa il presidente americano Bush sperando sull’idrogeno promulgava il Freedom Car Act, poi giustamente affossato da Obama per inesistenza sulla Terra di quel gas.

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