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15 aforismi per sopravvivere all’era giallorossa

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1. La differenza che passa tra il nazionalsocialismo e il comunismo è la stessa che c’è tra il cancro e il tumore.

2. Non si capisce se i brigatisti che prendono il reddito di cittadinanza sono stati sconfitti dallo Stato o lo hanno conquistato.

3. L’ambientalismo è il nuovo potere buono, giusto, scientifico. Se ti opponi dicendo che non esistono poteri buoni ma solo poteri umani che vanno controllati e limitati, rischi di passare per cattivo, ingiusto, ignorante. Pazienza, non rinuncio alla critica perché ho cara la libertà.

4. Il voto ai sedicenni è l’idea di sedicenti statisti che cercano d’avere consenso strumentalizzando i giovani.

5. L’uso dei rosari sta a Salvini come il no al Crocefisso nelle scuole sta a Fioramonti: la religione ridotta a strumento di lotta politica (di infimo livello subculturale).

6. Se la climatologia è una scienza, allora, io sono Galileo Galilei.

7. Una volta erano i filosofi ad avere la testa fra le nuvole, oggi ce l’hanno gli scienziati.

8. O c’è il vincolo di mandato o c’è la libertà.

9. Il grillismo è asinocrazia.

10. Una volta la Lega era per la secessione della Padania, oggi è per la nazione italiana. I leghisti lottano sempre per cose inesistenti.

11. Oggi il progressista è reazionario e il reazionario è progressista.

12. La scuola italiana, nonostante tutto, ha avuto ministri come Gabrio Casati, Francesco De Sanctis, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Gaetano Martino, Salvatore Valitutti. Adesso c’è uno che ha problemi con le merendine.

13. I giovani possono essere contraddetti o bisogna dir loro sempre sì perché hanno ragione in quanto giovani?

14. La cultura totalitaria (purtroppo, esiste ancora) si è sempre servita dei giovani creando, a fini propagandistici, la categoria sociale della gioventù. Ma i giovani non sono una categoria sociale: sono umanità in formazione

15. Il problema italiano è da scuola elementare: non si studia più.