Al centro del dibattito politico degli ultimi giorni, la riforma costituzionale firmata Giorgia Meloni prevede una novità attesa da molti italiani: l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Per il premier si tratta di un sistema mirato a produrre abilità ed a mettere la parola fine ai cosiddetti ribaltoni. Ma cosa ne pensano gli italiani? Il sondaggio firmato da Ipsos per il Corriere della Sera rivela che la fetta dei favorevoli è più grande di quella dei contrari, ma bisogna anche tenere conto della percentuale piuttosto elevata degli indecisi.
Entrando nel dettaglio dei numeri del sondaggio, il 32,9 per centro ha espresso gradimento sulla riforma, mentre il 31,5 per cento è del parere opposto. Il restante 36,1 per cento ha preferito non rispondere al quesito. Per il 36,3 per cento degli intervistati l’elezione diretta del premier rappresenterebbe per l’Italia una scelta più democratica, facendo indicare esplicitamente il primo ministro dei cittadini, mentre per il 36,2 per cento si tratta di una scelta rischiosa, che potrebbe far eleggere premier personalità non all’altezza del ruolo. Anche in questo caso la percentuale di indecisi è considerevole: 27,5 per cento.
Se la riforma costituzionale non passasse con i voti dei due terzi del Parlamento si terrebbe il referendum, il sondaggio di Pagnoncelli accende i riflettori sul possibile responso: il 35,2 per cento voterebbe per approvare la riforma, mentre il 22,5 per cento voterebbe no. Il 42,2 per cento non sa o non indica. Infine, spiega Pagnoncelli, si ritiene che gli elettori voterebbero un po’ più pensando alla voglia di appoggiare o bocciare il governo che la propone (33,3 per cento) che non esprimendosi nel merito dei contenuti (28,9%). Esattamente come accaduto nel referendum perso dall’allora premier Matteo Renzi nel 2016. Questa l’analisi del sondaggista: “Insomma, un Paese diviso, certo, come da attese, anche se non in misura così evidente. Ma soprattutto un Paese relativamente indifferente al tema, che non sembra più scaldare i cuori come succedeva invece qualche anno fa. Per molti italiani oggi le priorità sono altre”. Ciò che appare chiaro è che la riforma del premier eletto trova riscontri positivi nella maggioranza degli italiani, a prescindere dai soliti allarmi strumentali della sinistra.
Massimo Balsamo, 18 novembre 2023