Il governo Conte bis è appena entrato in carica ma ha già ottenuto un record: in tre giorni sono arrivati dall’Africa trecento immigrati a bordo di barchini che approdano direttamente in spiaggia o nei porti. Il fenomeno interessa non solo la Sicilia ma anche la Sardegna e la Calabria. Nessuno intercetta i migranti, nonostante il neo ministro Lamorgese abbia ordinato di tenere alta la vigilanza sul mare. Ottimo risultato, brava!
In questi giorni si prepara anche il vertice di Malta sull’immigrazione. L’Italia spera di spuntare un meccanismo automatico di ridistribuzione. A parole tutti buoni. Macron vuole collaborare, la Germania anche, Malta pure. Peccato che fino a oggi la realtà dica altre cose: la Germania rispedisce indietro i migranti, la Francia anche. Quanto a Malta ieri ha negato per ore l’ingresso in porto di un barcone con 45 immigrati. Ha ceduto solo quando la situazione si è fatta disperata per la mancanza d’acqua. Vedremo se otterremo fatti o solo rassicurazioni.
Nel frattempo ci sono due grane: l’hotspot di Lampedusa sta scoppiando (solo ieri sono arrivati in duecento per una prima identificazione); presto Conte dovrà decidere che linea tenere con le navi ONG. La Ocean Vikings, se non andrà a Malta, potrebbe entrare nelle nostre acque. Che faremo? Intanto siamo già sicuri di una cosa. In Libia hanno capito che si può sbarcare con maggiore facilità… Porti aperti e chi se ne frega delle conseguenze: è questa la politica che vogliamo seguire?
Alessandro Gnocchi, 19 settembre 2019