Appunti sudamericani

“200 navi con documenti falsi”. Spunta la tattica di Iran e Venezuela

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Maduro: “Opposizione terrorista e golpista” e chiede a Biden di revocare tutte le sanzioni contro il Venezuela

Il leader chavista ha detto che l’autorizzazione di Biden alla Chevron ad operare nel Paese sudamericano va nella “giusta direzione”, ma “non basta” e ha chiesto a Washington di revocare completamente le sanzioni che gravano su Caracas. “L’idea di rimuovere il Venezuela dal circuito economico mondiale è stata una cattiva idea, un’idea estremista di Donald Trump e la stanno pagando perché il Venezuela fa parte dell’equazione energetica globale”, ha detto Maduro. “Siamo una grande potenza petrolifera e diventeremo una potenza del gas”.

Maduro ha anche chiesto che gli Stati Uniti restituiscano al suo governo il controllo di Citgo, filiale di Petróleos de Venezuela (PDVSA) negli Stati Uniti, concesso al leader dell’opposizione Juan Guaidó nel 2019. Chevron è stata autorizzata sabato a riprendere le sue attività nelle quattro joint venture che ha con PDVSA. L’annuncio è arrivato dopo che il governo Maduro e l’opposizione (una colazione di centro sinistra denominata Piattaforma Unitaria) hanno firmato un accordo per gestire il rilascio di 3 miliardi milioni di dollari venezuelani bloccati all’estero dalle sanzioni.

Peccato solo che lo stesso Maduro ieri a reti unificate, abbia descritto i membri della Piattaforma Unitaria come “golpisti” e “terroristi”, appena quattro giorni dopo la ripresa dei negoziati in Messico con la mediazione della Norvegia. “Questo gruppo di partiti politici della destra golpista, interventista, pro-gringo e terrorista che sono esistiti in Venezuela si chiama Piattaforma Unitaria. Qualcuno dirà che sono duro. Non lo sono, è la realtà”, ha detto Maduro.

Iran e Venezuela hanno 200 navi per trasportare greggio con documenti falsi

Iran e Venezuela stanno affinando tattiche per eludere le sanzioni imposte dagli Stati Uniti che limitano i loro accordi petroliferi. Entrambe le nazioni hanno a disposizione una flotta di 200 navi, di cui 82 superpetroliere, per il trasporto di greggio con documentazione falsa. Queste navi hanno la capacità di movimentare fino a due milioni di barili ciascuna. Lo afferma lo ship broker londinese Braemar Plc (BRMS.L) in un rapporto dell’agenzia Reuters dove, inoltre, Christian M. Ingerslev, direttore esecutivo di Maersk Tankers, precisa che “le flotte e i mercati separati lavorano in parallelo fuori dai radar”.

Alcune di queste navi sono controllate da una società di proprietà di Viktor Artemov, un cittadino ucraino che sovrintende a una rete di società segrete utilizzate per vendere petrolio iraniano sanzionato, oltre a incanalare i proventi alle Guardie rivoluzionarie e a Hezbollah.

La giustizia di El Salvador processa l’ex presidente chavista Mauricio Funes

Latitante in Nicaragua è accusato di associazione a delinquere perché il suo governo avrebbe promosso con accordi tra il 2012 e il 2014 con la Mara Salvatrucha (MS13), Barrio 18 e altre gang minori. Un patto di non aggressione che, secondo la Procura, prevedeva favori per queste bande. Secondo quanto riferito, ciò includeva benefici carcerari per i leader imprigionati, investimenti pubblici nelle comunità sotto il loro controllo e una presenza ridotta delle forze di sicurezza dello Stato.

Paolo Manzo, 2 dicembre 2022

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