Quanta ignoranza alberga nelle menti degli utili idioti della sinistra …
Leggete qui sotto le eroiche gesta dei partigiani con la stella rossa …
http://www.leganazionale.it/index.php/foibe/118-storia-e-storie/858-la-strage-dei-carabinieri-alle-cave-del-predil
https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Porzûs
https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Schio
Francesco Albertoni
25 Aprile 2020, 18:13 18:13
Fermo restando il fatto inequivocabile che l’articolista può esporre liberamente le sue idee perchè tanti giovani sono stati torturati e sono morti per dare a tutti la libertà di pensiero, mi permetto di suggerire sommessamente di leggere “lettere di condannati a morte della resistenza” .E poi di riparlare .
Raffaello Ferrentino
25 Aprile 2020, 16:29 16:29
Il 25 aprile e’ il mito fondante della Repubblica e, da questo punto di vista, poco importa che il suo racconto rispetti o meno l’ evidenza storica. Anche il 21 aprile, il Natale di Roma, e’ una leggenda, ma cio’ non inficia la gloria della Repubblica Romana o i fasti dell’ Impero; cosi’ come la Rivoluzione Francese, i cui esiti furono il Terrore e la dittatura napoleonica, fu percepita come radice degli ideali di liberta’, eguaglianza e fraternita’ unanimamente accettati. Dal punto di vista della documentazione storica, la resistenza fu, numericamente e militarmente cosa di poco conto: fra due e tre decine di migliaia di persone che si rifugiarono nei monti per sfuggire alla leva di Salo’ e che si esauri’ in sporadiche azioni di sabotaggio e di guerriglia il cui eco maggiore fu rappresentato dalle feroci rappresaglie nazifasciste. Gli stessi generali Alleati minimizzarono l’ apporto bellico dei partigiani e constatarono che l’ obbiettivo strategico che avrebbe dovuto conseguire -sottrarre dal fronte preponderanti forze germaniche- fu fallito completamente. Questo, fra l’ altro, spiega perche’ l’ avanzata in italia fu cosi’ lenta e difficile. Ma, al di la’ di queste considerazioni, perche’ il mito non ha “funzionato” e, invece di riunire sotto una stessa bandiera tutti coloro che pensano che la caduta della dittatura e il ripristino della democrazia siano state… Leggi il resto »
Aurelio Vescovi
25 Aprile 2020, 14:01 14:01
Potrebbe essere una buona idea (solo per i maschietti) cantare “Le donne non ci vogliono piu’ bene….”, e se si viene identificati e denunciati dire che si stiamo solo facendo un antifascistissimo “outing” LGBT.
Giorgio Colomba
25 Aprile 2020, 11:30 11:30
Carabinieri che irrompono in chiesa per interdire la messa anche se i quattro + quattro fedeli mascherina-muniti mantengono la distanza; elicotteri stile Apocalipse Now che braccano l’unico bagnante in spiaggia; funerali vietati, diritti civili sospesi, grandi e piccini agli arresti domiciliari. Uno stato di polizia dove lo Stato latita, ma abbonda la polizia. Poi arriva una circolare dalla Presidenza del Consiglio a precisare che «le associazioni partigiane potranno partecipare alle celebrazioni del 25 aprile in nome del valore che questo anniversario ricopre per l’ Italia. La circolare è indirizzata alle sole autorità pubbliche». Insomma, questori, prefetti e partigiani, per le macchiette di Palazzo pari sono e dunque la Liberazione s’ha da fare. E mentre ergastolani del 41bis e tardo-ex-post partigiani escono, tu popolo #restaincasa perché, come nel datato spot di una marca di pelati in scatola, sul 25 aprile non si può.
Andrea
25 Aprile 2020, 9:55 9:55
Non ho mai letto così tante stupidaggini, solo voi potevate c…are simili barzellette. Poveretti
Buon 25 aprile! W la resistenza!
Quanta ignoranza alberga nelle menti degli utili idioti della sinistra …
Leggete qui sotto le eroiche gesta dei partigiani con la stella rossa …
http://www.leganazionale.it/index.php/foibe/118-storia-e-storie/858-la-strage-dei-carabinieri-alle-cave-del-predil
https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Porzûs
https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Schio
Fermo restando il fatto inequivocabile che l’articolista può esporre liberamente le sue idee perchè tanti giovani sono stati torturati e sono morti per dare a tutti la libertà di pensiero, mi permetto di suggerire sommessamente di leggere “lettere di condannati a morte della resistenza” .E poi di riparlare .
Il 25 aprile e’ il mito fondante della Repubblica e, da questo punto di vista, poco importa che il suo racconto rispetti o meno l’ evidenza storica. Anche il 21 aprile, il Natale di Roma, e’ una leggenda, ma cio’ non inficia la gloria della Repubblica Romana o i fasti dell’ Impero; cosi’ come la Rivoluzione Francese, i cui esiti furono il Terrore e la dittatura napoleonica, fu percepita come radice degli ideali di liberta’, eguaglianza e fraternita’ unanimamente accettati. Dal punto di vista della documentazione storica, la resistenza fu, numericamente e militarmente cosa di poco conto: fra due e tre decine di migliaia di persone che si rifugiarono nei monti per sfuggire alla leva di Salo’ e che si esauri’ in sporadiche azioni di sabotaggio e di guerriglia il cui eco maggiore fu rappresentato dalle feroci rappresaglie nazifasciste. Gli stessi generali Alleati minimizzarono l’ apporto bellico dei partigiani e constatarono che l’ obbiettivo strategico che avrebbe dovuto conseguire -sottrarre dal fronte preponderanti forze germaniche- fu fallito completamente. Questo, fra l’ altro, spiega perche’ l’ avanzata in italia fu cosi’ lenta e difficile. Ma, al di la’ di queste considerazioni, perche’ il mito non ha “funzionato” e, invece di riunire sotto una stessa bandiera tutti coloro che pensano che la caduta della dittatura e il ripristino della democrazia siano state… Leggi il resto »
Potrebbe essere una buona idea (solo per i maschietti) cantare “Le donne non ci vogliono piu’ bene….”, e se si viene identificati e denunciati dire che si stiamo solo facendo un antifascistissimo “outing” LGBT.
Carabinieri che irrompono in chiesa per interdire la messa anche se i quattro + quattro fedeli mascherina-muniti mantengono la distanza; elicotteri stile Apocalipse Now che braccano l’unico bagnante in spiaggia; funerali vietati, diritti civili sospesi, grandi e piccini agli arresti domiciliari. Uno stato di polizia dove lo Stato latita, ma abbonda la polizia. Poi arriva una circolare dalla Presidenza del Consiglio a precisare che «le associazioni partigiane potranno partecipare alle celebrazioni del 25 aprile in nome del valore che questo anniversario ricopre per l’ Italia. La circolare è indirizzata alle sole autorità pubbliche». Insomma, questori, prefetti e partigiani, per le macchiette di Palazzo pari sono e dunque la Liberazione s’ha da fare. E mentre ergastolani del 41bis e tardo-ex-post partigiani escono, tu popolo #restaincasa perché, come nel datato spot di una marca di pelati in scatola, sul 25 aprile non si può.
Non ho mai letto così tante stupidaggini, solo voi potevate c…are simili barzellette. Poveretti
Buon 25 aprile! W la resistenza!