In una giornata primaverile illuminata dal sole, Milano ha vissuto momenti di tensione durante la celebrazione del 25 aprile, data che segna la liberazione dell’Italia dai nazifascisti. La tranquillità che avrebbe dovuto caratterizzare l’evento è stata interrotta da episodi di violenza che hanno avuto luogo nella storica Piazza Duomo, trasformando la commemorazione in uno scenario di apprensione.
Al centro della contesa, un gruppo di giovani di origine egiziana, anche detti “maranza”, già noti per il loro comportamento provocatorio e talvolta aggressivo, ha causato scompiglio tra i partecipanti. Questi ragazzi hanno scatenato il caos con un’azione improvvisa e scioccante.
La manifestazione, che fino a quel momento si era svolta in un clima di relativa pace, è stata segnata da atti di violenza nonostante il dispiegamento di un adeguato dispositivo di sicurezza predisposto per prevenire eventuali scontri tra i vari gruppi presenti, inclusi sostenitori delle cause palestinese e ucraina, nonché della Brigata ebraica. Gli spezzoni del corteo erano debitamente separati, ma all’arrivo in piazza Duomo è avvenuto l’imprevedibile.
Al passaggio della Brigata Ebraica e della “Sinistra per Israele” davanti al Mc Donald’s della pizza, è scattato l’odio degli immigrati di seconda generazione. Testimonianze raccolte sul posto descrivono il susseguirsi di insulti e minacce da parte di una decina giovani, che hanno presto dato vita a una rissa utilizzando sedie, pugni e calci. La tensione è ulteriormente salita quando uno degli aggressori ha estratto un coltello, ferendo un manifestante e seminando il panico tra i presenti. Hanno tirato una sedia a me, che ho 60 anni“, ha raccontato una donna. Il peggio è stato evitato solo dall’intervento dei volontari dei City Angels, anche loro presi a mali parole e picchiati.
Il giovane con il coltello si è dato alla fuga all’arrivo delle forze dell’ordine, ma è stato raggiunto e fermato. Poi portato in questura. Alla fine saranno 9 i denunciati per istigazione all’odio razziale, tutti egiziani e giovanissimi.
Le forze dell’ordine, che erano state schierate in forze e con attrezzature adeguate per assicurare la sicurezza dell’evento, sono intervenute con fermezza per stabilizzare la situazione. Grazie alla professionalità e alla prontezza degli agenti, è stato possibile contenere la violenza, nonostante le evidenti condizioni di pericolo. Diversi giovani coinvolti negli scontri sono stati fermati e condotti in questura, con accuse che vanno dall’istigazione all’odio razziale all’aggressione fisica.
L’origine di questa esplosione di violenza è attribuibile a tensioni più profonde, legate alla lunga questione del conflitto israelo-palestinese. I giovani coinvolti, appartenenti alla seconda generazione di immigrati egiziani, hanno trovato nella causa palestinese un punto di riferimento culturale e religioso che, purtroppo, ha trovato espressione in gesti di violenza inaccettabili.
Questo episodio di intolleranza avvenuto in Piazza Duomo durante il 25 aprile getta un’ombra su una giornata che dovrebbe essere dedicata al ricordo e alla riflessione. La pronta risposta delle forze dell’ordine ha impedito conseguenze più drammatiche, ma evidenzia quanto sia ancora difficile il percorso verso una coesistenza serena e rispettosa delle diversità. Alla faccia della festa della Liberazione “di tutti”.
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