Esteri

“300 pazienti stuprati, quasi tutti minorenni”. Il maxi processo al chirurgo-orco

S’è aperto a Vannes il più grande procedimento giudiziario per abusi su minori nella storia della Francia

chirurgo francia (1) © Pio3 tramite Canva.com
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Lunedì si è aperto a Vannes il più grande procedimento giudiziario per abusi su minori nella storia della Francia. L’imputato, Joel Le Scouarnec, è un ex chirurgo di 74 anni accusato di aver aggredito e violentato più di 300 pazienti.

Gli eventi che gli sono contestati sono avvenuti tra il 1989 e il 2014 in Bretagna e molte vittime erano totalmente ignare di aver subito degli abusi. Sarà processato per 111 stupri e 189 aggressioni sessuali, aggravate dal fatto di aver abusato della sua posizione di medico. Rischia una pena massima di 20 anni di carcere.

Tutto parte nel 2020 quando le Scouarnec viene accusato dalla mamma di una bambina di 6 anni di abusi. A questa denuncia se ne aggiungono altre tre. L’ex medico è infatti accusato di aver abusato sia di una piccola paziente di 4 anni sia di due suoi nipoti. In tutte e quattro i casi, il medico non nega i fatti e per questo motivo viene condannato a 15 anni di prigione.

Ma la faccenda non si chiude qui, anzi. Durante una perquisizione in casa, la polizia scopre dischi rigidi contenenti migliaia di foto e video pedopornografici, nonché decine di quaderni all’interno dei quali venivano trascritti i nomi di tutte le sue vittime e le violenze subite. Ore e ore di materiale pedopornografico che vede coinvoltipiù di 300 vittime, per lo più minorenni.

I fatti si sono verificati nei vari ospedali in cui lavorava l’ex chirurgo, quando spesso le vittime erano sotto anestesia totale, e quindi addormentati, o in fase di risveglio. In altri casi, le violenze erano giustificate da Le Scouarnec come esami clinici o azioni necessarie al completamento della visita medica.

Su oltre 300 casi riscontrati dai giudici, 256 vittime avevano meno di 15 anni, 158 erano maschi e 141 femmine. Molti di loro erano ignari di aver subito violenze e non hanno voluto costituirsi parte civile. Altre vittime si sono invece suicidate.

Nei suoi appunti, il medico scriveva di “essere felice di essere un gran pervertito e un pedofilo ossessionato dalle bambine di nove e dieci anni”. La perizia psichiatrica lo aveva descritto come un uomo mancante totalmente di empatia e che si compiaceva del potere che esercitava sulle sue vittime.

Un orrore senza fine che ha lasciato sconvolti giudici, inquirenti e opinione pubblica. In molti si chiesti come sia stato possibile che in tutti questi anni nessuno avesse mai scoperto la doppia vita del medico. Durante il processo è stata ascolta anche l’ex moglie che ha sostenuto di non aver mai avuto il minimo sospetto sulla pedofilia del marito. Un racconto che non ha convinto nessuno, neanche i parenti del medico che hanno accusato l’ex mogie di complicità e omertà.

Il processo all’ex medico ha riportato alla memoria il caso di Dominique Pelicot, l’uomo condannato per aver arruolato decine di sconosciuti per violentare la moglie Gisele. Come Pelicot infatti, Le Scouarnec documentava i suoi crimini con dovizia di particolari.

Cristina De Palma, 28 febbraio 2025

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