La notte dei lunghi coltelli chavista. Maduro contro il ministro del petrolio Tareck El Aissami
La Polizia nazionale anticorruzione del Venezuela (PNCC) ha lanciato ieri un’operazione contro funzionari pubblici chavisti vicini al potente Tareck El Aissami, ministro del Petrolio, nonché contro giudici e sindaci rivoluzionari. “Chiunque siano, chiunque cada”, ha detto il dipartimento creato da Maduro, nel quarto paese più corrotto del pianeta, secondo solo a Somalia, Siria e Sud Sudan, secondo Transparency International. I media di propaganda chavista stimano che tre miliardi di dollari del petrolio sono scomparsi dalle casse dello stato venezuelano in questi atti di corruzione.
Tra i tanti arresti è la cattura di Joselit de la Trinidad Ramírez Camacho, un alto funzionario legato a El Aissami per tutta la sua carriera, che dà la misura dell’epurazione all’interno del chavismo. La polizia anticorruzione ha arrestato Ramírez, che era a capo della Soprintendenza nazionale delle Cripto valute (Sunacrip). Il Dipartimento di Stato Usa ha offerto una ricompensa di cinque milioni di dollari per chiunque abbia facilitato la cattura di Ramirez, considerando che è legato al traffico di droga. Per il suo capo politico, il ministro del Petrolio Tareck El Aissami, gli Stati Uniti offrono 10 milioni di dollari. El Aissami, che serve anche come vice presidente economico, è a capo di una delle principali fazioni del Chavismo, anche se la sua importanza è scesa negli ultimi tempi per una grave malattia.
Oltre a quella guidata da Maduro e da sua moglie, la “prima combattente rivoluzionaria” Cilia Flores, le famiglie più potenti della rivoluzione bolivariana sono quelle guidate dai fratelli Rodríguez, Jorge (presidente del corpo legislativo e capo della squadra negoziale al tavolo del Messico) e la vicepresidente Delcy, e quella di Diosdado Cabello. Dalle casse pubbliche durante la rivoluzione bolivariana sono spariti almeno 300 miliardi di dollari.
164 i salvadoregni detenuti ogni giorno al confine Usa
Nei primi 151 giorni dell’anno fiscale, ci sono stati 24.887 salvadoregni detenuti, secondo i dati delle autorità statunitensi. La media è impressionante.
La procura colombiana avverte che il piano di pace di Petro apre le porte al rilascio di 3500 criminali condannati per crimini contro l’umanità, rapimenti, tratta di esseri umani, massacri e sfollamenti forzati
Il procuratore generale colombiano, Francisco Barbosa, ha denunciato ieri che 3.500 persone potrebbero essere rilasciate dalle carceri colombiane già condannate per crimini contro l’umanità, rapimenti, tratta di esseri umani, massacri e sfollamenti forzati. Il procuratore generale ha presentato una lista con 12 “linee rosse” all’interno del disegno di legge difeso a spada tratta dal presidente, Gustavo Petro, il quale afferma che si tratta di un grande accordo di pace, che prevede benefici legali per tutti in cambio della loro collaborazione.
Haiti: il premier chiama l’esercito per combattere le gang
Il primo ministro haitiano Ariel Henry ha detto ieri che vuole mobilitare le forze armate di Haiti per aiutare la polizia nazionale a combattere le bande sempre più potenti. Le gang oggi controllano il 70% della capitale Port-au-Prince e negli ultimi mesi hanno ucciso centinaia di persone.
Paolo Manzo, 20 marzo 2023
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