Messico/1: Il cartello di Sinaloa sfila di nuovo nei villaggi del Chiapas
Hanno sfilato da Bella Vista a Siltepec, nella Sierra del Chiapas, tra fischi e grida di “vogliamo la libertà!”, “vogliamo la pace!” dei residenti. Alcuni portavano palloncini viola e gialli. I criminali che hanno filmato la scena erano a bordo di camion scuri e molti di loro non erano incappucciati e hanno ordinato ai residenti: urlate, urlate! La strada da Bella Vista a Siltepec è chiusa da giovedì dai residenti che sono stati costretti a partecipare al blocco, ha detto un residente. “Non è che la gente voglia andare a sostenere, è una tattica che questi gruppi criminali usano, costringendo le persone a partecipare e poi facendole sfilare,” ha detto. Oramai queste sfilate narcos in Chiapas avvengono quasi ogni fine settimana, a dimostrazione di chi sia a controllare il territorio.
Messico/2: La famiglia Michoacana cerca di entrare a San Miguel Totolapan, nello stato di Guerrero. 500 uomini armati con granate, droni esplosivi e armi di grande calibro
Fonti locali riferiscono alla rivista Proceso che i membri del cartello hanno raggiunto lecomunità di Petlacala, Linda Vista e Plan Verde, da dove hanno cominciato a lanciare droni esplosivi. “Molti sicari stanno arrivando nella nostra comunità, arrivano in macchina. Portano droni, granate e armi di grosso calibro. Ci stanno attaccando e non abbiamo alcun sostegno da parte del governo”, ha avvertito un gruppo di donne di Plan Verde in un audio disperato inviato ai media. “Se dovesse succedere qualcosa che non vogliamo che accada, riterremo responsabili i governi federale e statale per non essersi occupati di noi”.
Messico/3: il governo AMLO raddoppia il tasso di omicidi di Calderón nello stesso periodo.
Il presidente Andrés Manuel López Obrador cerca in ogni modo di nasconderlo, con la complicità dei media internazionali mentre analisti, chiesa ed oppositori sottolineano inascoltati la carneficina. Nei primi 12 giorni di gennaio si sono infatti registrati già 790 omicidi intenzionali, con una media di 65 omicidi al giorno. Il governo del presidente López Obrador ha accumulato più omicidi intenzionali rispetto agli ultimi cinque presidenti della Repubblica.
Confrontando il periodo di governo del presidente Andrés Manuel López Obrador con quello di Felipe Calderón, da sempre messo in croce dalla sinistra per la sua “guerra alla droga” sostituita da AMLO con la “politica degli abbracci” con i narcos, il contrasto è stridente: ha raddoppiato i morti ammazzati. Da avvisare Washington Post e New York Times che, con AMLO al potere, non considerano più i 177mila morti nel Messico di AMLO, ma solo quelli dei migranti alla frontiera Usa, per attaccare in un anno elettorale chi vorrebbe risolvere il problema all’origine. Già perché i poveri migranti che fuggono lo fanno da un Messico sempre più violento e controllato dai narcos.
Paolo Manzo, 15 gennaio 2023
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