Commenti all'articolo A questo punto perché andare a votare?

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Mario Montesano
Mario Montesano
21 Novembre 2019, 14:28 14:28

Quando si ha un problema che da soli non si sa risolvere ci si affida a qualcuno cui si riconoscono competenza, capacità, disponibilità. Può essere il padre o la madre, un medico, un avvocato e così via ma quando ci si accorge che la persona alla quale ci si è affidati peggiora la situazione, normalmente, tranne che si sia masochisti, la si cambia.
L’Europa così com’è stata concepita e realizzata è un danno.
L’Euro (o se si preferisce la rinuncia al marco) è servito alla riunificazione della Germania, cosa di cui sono felice. Dal momento del pensionamento vivo in Germania.
Ma non mi sfugge né che proprio la Germania ci ha giocato un brutto scherzo trascinandoci nell’Euro con la complicità di quell’idiota di Prodi, per evitare che la nostra industria danneggiasse la loro, né che nel 2011 ha fortemente “influito” nell’arrivo di Monti…
C’è qualcuno in grado di dire basta ma con convinzione e durevolmente a questa porcheria chiamata Europa? Dove Malta o Cipro o la Lituania valgono quanto l’Italia?
C’è qualcuno che voglia rivedere una “Costituzione” che è il fondamento dei mali che affliggono l’Italia? Ci si legga il libro di Paolo Martelli che non conosco ma non credo sia un “sovranista” come io mi sento.
Saluti

Giuseppe Morganti
Giuseppe Morganti
26 Ottobre 2018, 18:00 18:00

Spero arrivi presto il rinnovamento europeo per poter avere degli obiettivi che abbiano più il senso di una Europa unita

Enrico Marino
Enrico Marino
25 Ottobre 2018, 16:33 16:33

La separazione tra BI e Tesoro fu voluta da Andreatta e Ciampi due campioni di economia liberal. L’affrancamento della BI dal suo ruolo di garante di ultima istanza del debito nazionale è frutto delle scelte e delle teorie economiche liberal che propugnano l’indipendenza dell’economia e delle banche centrali dallo Stato. Con la conseguenza che l’Economia è diventata padrona della vita degli Stati, costretti a chiedere il denaro in prestito alle banche e ai privati. L’internazionalizzazione del ns debito pubblico è frutto delle scelte di politica economica delle centrali liberal che hanno dato vita al sistema euro e dei politici di centrosinistra e destra liberal che vi hanno aderito. Allora invece di fare tante storie, invertiamo un sistema che s’è rivelato fallimentare e tiranno per i popoli europei e, come primo passo, incominciamo a piazzare i ns Btp presso il risparmio privato italiano (enorme) e presso le Banche nazionali, la CDP, Bancoposta, ecc. e sottraiamolo ai fondi e agli speculatori stranieri. Si può fare. Cominciamo anche noi a fregarcene del rating e dello spread e di Moscovici, Junker e soci.

giancarlo cremonini
giancarlo cremonini
25 Ottobre 2018, 14:54 14:54

Molti economisti della domenica citano il Giappone che ha un deficit più alto del nostro. La differenza è che il Giappone vende i suoi titoli dei debito pubblico ai suoi cittadini e quindi se ne può fregare del rating e dello spread. Noi il 70 per cento del debito lo vendiamo all’estero e per noi rating e spread contano eccome checché ne dica Capitan Fracassa Salvini che non mi risulta sia laureato in economia o abbia esperienze pregresse nel settore

Stefano Morellini
Stefano Morellini
25 Ottobre 2018, 12:11 12:11

Articolo da soggetto delirante: 1) chi presenta un programma elettorale dovrebbe sapere o meno se è compatibile con il bilancio e con le regole che CI siamo dati 2 ) se uno vota per il reddito ( es ) e questo viene attuato in deficit ed infrangendo le regole la responsabilità della bocciatura non è certo di chi queste regole è preposto a farle rispettare. Nessuno nega la possibilità di attuazione ,ma se per farlo devi chiedere prestiti è evidente che questi ti possono essere negati 3 ) nessuno dei votanti della flat tax ( es ) ha votato per il reddito e viceversa quindi parlare di democrazia perchè la somma delle varie proposte viene bocciata ( per il non rispetto delle regole ) e’ fuori luogo,. E meno male che al governo non c’è un terzo partito con le sue specifiche pretese 4)Gli italiani…gli italiani e smettetela con questo ritornello : il 67 % degli italiani non ha votato per il reddito e l’83% non ha votato per la revisione della Fornero quindi smettetela di dire che rappresentate il volere degli italiani 5) i padroni del nostro paese siamo noi e nessuno ce lo impedisce , possiamo fare anche da soli se ne abbiamo i mezzi ma ,visto che non li abbiamo e continuiamo ad elemosinare prestiti ad altri… Leggi il resto »

andrea federighi
andrea federighi
25 Ottobre 2018, 11:01 11:01

Pessimo qualunquismo. Voti per decidere della tuo politica nel’ambito dei limiti che ci sono per tutti, società e cittadini. Gli italiani, come sempre cicale e refrattari al rispetto dei patti, devono pensare prima a pagare i debiti poi a spendere, come farebbe qualunque famiglia. Logica difficile da fare capire in questi tempi di nazionalismi di cartapesta.

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