La Resistenza cerca ufficialmente nuove reclute. Ma questa volta, non essendo praticamente rimasto più nessuno da intortare con la solita vecchia favoletta dello spettro del fascismo, di ritorno sul Belpaese dopo le ultime Elezioni Politiche, i neo-partigiani hanno risolutamente deciso di cambiare target di riferimento e di volgere il loro sguardo verso il mondo della Scuola. È infatti agli studenti del Liceo Fanti di Carpi che l’Anpi locale si è rivolta al fine di reclutare giovani leve da assoldare tramite la prossima campagna di tesseramento. In pratica, come fa giustamente notare il deputato Rossano Sasso, capogruppo in commissione scuola a Montecitorio, nei giorni scorsi l’associazione dei partigiani di Carpi ha trasmesso una nota all’indirizzo email istituzionale della dirigente scolastica e della sua vice, avente quale oggetto “promozione della campagna di tesseramento”.
La missiva in questione, è stata poi inoltrata dalla dirigenza agli indirizzi istituzionali di tutti gli studenti delle classi terminali, con l’evidente intento di provare a infilare la tessera Anpi nelle inconsapevoli tasche dei molti liceali già maggiorenni.
Si è trattato, a tutti gli effetti, dell’ennesimo tentativo, evidentemente assai caro alla sinistra neopartigiana, di politicizzazione degli istituti scolastici attraverso il furtivo indottrinamento delle malleabili menti dei giovani allievi. L’ennesimo, ed è bene sottolinearlo ancora una volta. Perché l’istituto di Carpi non è certamente nuovo a iniziative di questo genere. Il liceo carpigiano, che forse, data l’evidente collocazione politica potremmo tranquillamente definire “partigiano”, è infatti lo stesso in cui, non molto tempo addietro, venne adottato un manuale che attaccava frontalmente, e senza neppure troppi giri di parole, il ministro e segretario leghista Matteo Salvini. Curioso, no?
Ma attenzione: non è ancora tutto. Perché esiste almeno un’altra strana coincidenza che non può non saltare all’occhio del lettore riavvolgendo il nastro di questa sinistra vicenda. La vice preside del liceo in questione, la stessa che si è premurata di inoltrare la nota trasmessa dall’Anpi a tutti gli studenti maggiorenni, ricopre attualmente la carica di consigliere nell’amministrazione comunale carpigiana. E indovinate un pò in quale partito milita l’attuale numero due del Liceo Fanti? Ma nel Pd, ovviamente. E dove sennò. Del resto, c’era da aspettarselo vista la chiara vocazione antifà dell’istituto emiliano, assurto ancora una volta agli onori della cronaca per l’ennesimo maldestro tentativo di cucire addosso ai suoi studenti la casacca rossa della lotta partigiana contro l’esecutivo in carica.
Salvatore Di Bartolo, 21 febbraio 2025
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