Non ha forse trovato lo spazio che avrebbe meritato – su tutti i giornali del weekend – l’ennesima figuraccia rimediata in periferia, a Torre Maura, dai dirigenti del Pd.
Non si tratta di sparare sui Fiano e sugli Orfini, che provvedono benissimo da sé a farsi del male. Ma di riflettere sulle quattro frasi-simbolo che gli incazzatissimi abitanti del quartiere, abbandonati per anni a se stessi, hanno indirizzato alla delegazione dem: “C’hanno pure il coraggio di presentarsi. Siete arroganti. Le periferie fanno schifo. Ve ne dovete annà…”.
In diciassette parole, c’è tutto. Meglio di un saggio del Mulino. Una sinistra spaesata che – ormai – concepisce la presenza nelle periferie non come la doverosa normalità, ma come un “evento”. Una differenza perfino esistenziale, antropologica (testimoniata da ben più di una giacca e una cravatta, dal trucco-e-parrucco da talk show) rispetto a quelli che la sinistra dovrebbe rappresentare. E il solo presentarsi sul posto fa esplodere quella diversità, innesca rabbia e quasi repulsione.
Non ci sono scorciatoie, “compagni” del Pd. Un popolo abbandonato cerca vendetta (politica) contro di voi. Quegli elettori “sentono” la distanza, “sanno” che li avete disprezzati e giudicati, che li avete chiamati “fascisti” e “populisti”, che gli avete dato le pagelle, anziché ascoltarli. Risalire la china, per voi, sarà un’operazione lunga e incertissima. Missione (quasi) impossibile.
Daniele Capezzone, 8 aprile 2019