Accusano di sessismo pure un sondaggio

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Adesso dagli contro a Carlo Conti, pure lui accusato di sessismo. Lo scorso novembre a finire sul banco degli imputati fu “Detto Fatto” col criticatissimo tutorial per fare la spesa al supermercato in modo sensuale. Stavolta invece ad essere investita dai criticoni anti-sessisti è l’ultima puntata di “Top 10” guidata su Rai1 dal noto conduttore. La questione sarebbe di così poco conto che parrebbe anche superfluo discuterne, peccato che in quest’Italia così attenta al sessismo da salotto alla fine tutto faccia polemica. Era già successo pochi giorni fa, quando Rula Jebreal additò di presunto machismo la politicamente correttissima Propaganda Live. E si ripete oggi sui social, con agguerrite commentatrici pronte a redarguire gli autori della Rai.

Ma cosa è successo? È presto detto. Durante la trasmissione i concorrenti, divisi in due squadre (principesse e pacchisti), dovevano indovinare la classifica emersa da un sondaggio su “cosa le donne fanno meglio degli uomini”. Il questionario è stato sottoposto a uomini e donne di tutta Italia, mica solo a buzzurri maschilisti. E cosa ne è uscito? Che le signorine si distinguono nella “cura della casa”, nel “prendersi cura degli altri” (Pillon gradirebbe), nel “sopportare il dolore”, “cucinare”, “fingere” e “litigare”. Cosa c’è di strano? Che nella top ten non ci sono qualità come “lavorare” o “studiare”. Anche tra i concorrenti (Caterina Balivo, Emanuela Aureli, Andrea Delogu, Pupo, Max Giusti e Flavio Insinna) qualcuno ha storto il naso nel vedere il risultato finale. Ma è sui social che s’è scatenato il vero attacco contro lo “schifo” mandato in onda.

C’è un solo problema, ci viene da dire: se quella classifica è davvero frutto di un sondaggio, come dichiarato da Carlo Conti, serve a ben poco prendersela con gli autori. Sono gli italiani ad aver stilato la top ten: va presa così com’è. A meno che non si voglia accusare pure un sondaggio di essere sessista.

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