Commenti all'articolo Addio a Corso, l’anarchico piede sinistro di Dio
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25 Commenti
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stefano
21 Giugno 2020, 0:43 0:43
Sarti burgnich facchetti, bedin guarneri picchi, jair mazzola boninsegna suarez CORSO. Può essere? a 74 anni può darsi che la memoria faccia un po’ cilecca…. perdono. un interista morattiano ( herreriano) da sempre. ( senza dimenticare Morinho)
Valter Valter
20 Giugno 2020, 21:31 21:31
Grandissimo fuoriclasse-passeggiatore, nel senso che correre era roba da mediani. All’epoca si giocava sempre di pomeriggio, a S.Siro il lato lungo del campo ha esposizione Est-Ovest e nei giorni di sole e di caldo il Mariolino dava il meglio di sé soprattutto quando la sua fascia sinistra era in ombra, finire la partita sudato non gli piaceva. Erano i tempi in cui al Milan Rocco dava indicazioni tattiche negli spogliatoi del tipo: “ Ti, Fabio (Cudicini), in porta, tutti gli altri fora ! “.Adesso senti parlare i tecnici e tra schemi di ripartenze, e disposizioni a 4-4-2, 4-3-3, 4-3-2-1, rombo, albero di natale etc. etc. non ci si capisce più una mazza.
giorgiop
20 Giugno 2020, 21:02 21:02
Del Papa, grazie anche da uno Juventino (sigh…) per la foto che ha fatto di Mariolino Corso che il mago HH, dietro suggerimento di G. Brera, definiva “un grande mezzo giocatore” pechè, per loro, c’erano solo Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin, Picchi, Suarez, Jair, Mazzola.
Gli altri erano soltanto animali da soma.
Compreso Corso che, invece, era un giocatore che semplicemente non doveva avere mansioni specifiche, uno di quelli a cui si doveva soltanto dire “vai e fai quello che ne hai voglia”.
Da ragazzino, ho giocato a San Siro in anteprima ad una partita estiva dell’Inter contro il Portugueisa (brasiliani) ed ho avuto il piacere di essere salutato da tutti questi giocatori, coi miei compagni di squadra; Corso fu l’unico a chiedermi come mi chiamavo e quanti anni avevo…gli altri nemmeno una parola e per questo suscitavano in noi una soggezione da tagliare col coltello; tanto più che il più alto di noi arrivava alla spalla del più piccolo di loro…Bicicli mi pare fosse.
Da HH ottenemmo tutti un autografo prima della partita, ma in mancanza di foglietti o altro, ce la fece su tranci di carta igienica sottratta velocemente dai bagni dello stadio.
Andrea
20 Giugno 2020, 17:23 17:23
Grande giocatore di una squadra leggendaria l’Inter di Herrera, alla pari del Real di Di Stefano e Puskas, dell’Aiax di Michels e Crujiff, e del Milan di Sacchi.
Maurizio Fiorelli
20 Giugno 2020, 16:42 16:42
Grazie signor Del Papa, un bellissimo omaggio ad un grandissimo del nostro calcio. Buon viaggio Mariolino
Sarti burgnich facchetti, bedin guarneri picchi, jair mazzola boninsegna suarez CORSO. Può essere? a 74 anni può darsi che la memoria faccia un po’ cilecca…. perdono. un interista morattiano ( herreriano) da sempre. ( senza dimenticare Morinho)
Grandissimo fuoriclasse-passeggiatore, nel senso che correre era roba da mediani. All’epoca si giocava sempre di pomeriggio, a S.Siro il lato lungo del campo ha esposizione Est-Ovest e nei giorni di sole e di caldo il Mariolino dava il meglio di sé soprattutto quando la sua fascia sinistra era in ombra, finire la partita sudato non gli piaceva. Erano i tempi in cui al Milan Rocco dava indicazioni tattiche negli spogliatoi del tipo: “ Ti, Fabio (Cudicini), in porta, tutti gli altri fora ! “.Adesso senti parlare i tecnici e tra schemi di ripartenze, e disposizioni a 4-4-2, 4-3-3, 4-3-2-1, rombo, albero di natale etc. etc. non ci si capisce più una mazza.
Del Papa, grazie anche da uno Juventino (sigh…) per la foto che ha fatto di Mariolino Corso che il mago HH, dietro suggerimento di G. Brera, definiva “un grande mezzo giocatore” pechè, per loro, c’erano solo Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin, Picchi, Suarez, Jair, Mazzola.
Gli altri erano soltanto animali da soma.
Compreso Corso che, invece, era un giocatore che semplicemente non doveva avere mansioni specifiche, uno di quelli a cui si doveva soltanto dire “vai e fai quello che ne hai voglia”.
Da ragazzino, ho giocato a San Siro in anteprima ad una partita estiva dell’Inter contro il Portugueisa (brasiliani) ed ho avuto il piacere di essere salutato da tutti questi giocatori, coi miei compagni di squadra; Corso fu l’unico a chiedermi come mi chiamavo e quanti anni avevo…gli altri nemmeno una parola e per questo suscitavano in noi una soggezione da tagliare col coltello; tanto più che il più alto di noi arrivava alla spalla del più piccolo di loro…Bicicli mi pare fosse.
Da HH ottenemmo tutti un autografo prima della partita, ma in mancanza di foglietti o altro, ce la fece su tranci di carta igienica sottratta velocemente dai bagni dello stadio.
Grande giocatore di una squadra leggendaria l’Inter di Herrera, alla pari del Real di Di Stefano e Puskas, dell’Aiax di Michels e Crujiff, e del Milan di Sacchi.
Grazie signor Del Papa, un bellissimo omaggio ad un grandissimo del nostro calcio. Buon viaggio Mariolino
Letizia, almeno ora, taci!