Commenti all'articolo Addio a Scruton, il conservatore che piaceva ai liberali
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Riccardo
16 Gennaio 2020, 17:49 17:49
Tanto per non essere chiari e non voler far nomi : La rivoluzione tradita del ‘94 di Silvio Berlusconi , Padania libera di Umberto Bossi ,il primatismo sovranitá nazionale di Matteo Salvini , “ desiderio “inglese “ di Brexit , sentire d’animus principi americani del sismografo Trump , il perseverare d’ispirazione gandhiana del popolo catalano che fermenta libertà d’indipendentismo , al netto di strategie progettuali democratiche , rivela nel suo complesso leadership situazionale da spinte ideali nobilitate da connotati decisivi : espressione di profondo sentire , rapporto relazionale con se stessi e quindi col prossimo , proiezione d’ empatia , amorevole identificazione , desiderio ardente e passione alla vita . Ogni ricongiungere è rincontrare l’”io” perduto , identitario , riconoscerlo , rafforzarlo , rivitalizzarlo , e continuare , perseverando , a vivere meglio . Studio , lavoro , impresa , ricerca , iniziativa privata, scambio commerciale, vendita , benessere , utilità progresso : “ besser denken , besser leben “ . Non è romanticismo scapigliato , neppure astrazione invasata , ma l’essere LIBERALI d’ispirazione d’ultima istanza auspicabile nel processo evolutivo universale. Tuttavia sostanzialmente ” moderati “ fattuali . Se parrebbe bastante in contest a profilazioni compatibili , è purtroppo insufficiente , causa stirpe Caino , alla quale vien “naturale” un male “spontaneo “ , perversione esplosiva invidia -odio-rancore . Il bene per essere , non per apparire , richiede impegno , passione, pazienza , sacrificio , studio , lavoro . Le installazioni antropiche planetarie virtuose , sono civiltà testimoniali di bello… Leggi il resto »
William
15 Gennaio 2020, 19:24 19:24
Chi o cosa ha permesso (e promosso) l’esistenza di multinazionali-mostro che assomigliano sempre più a autentici imperi autocratici e che tendono a monopolizzare i settori in cui operano?
Trovata una risposta a questa domanda, potremmo allora anche darci una risposta su quello che deve essere l’indirizzo che il liberalismo deve intraprendere per la propria sopravvivenza
Elisabetta
13 Gennaio 2020, 20:21 20:21
@Italo Lanza @Saverio Losurdo @Franco Cattaneo @Davide V8 Vi chiederei una cortesia, datemi un univoca definizione di leberlismo , prima però mettetevi in accordo fra di voi. Io sino ad ora di quanto letto su liberalismo ho trovato una sintesi del concetto nella sua radice storica ed evlutiva. che equivale a, indivisualismo. il resto sono variazioni, rivisitazione, agiunte di come giugere a realizzare l’interesse appunto individuale. La storia mi insegna, magari mi sbaglio, che qualunque scelta sul campo politico parte da condizionamenti di ordine economico, sia nel senso che posso attuare ciò che il portafoglio mi consente e sia nel senso che solitamente si attua quello che il portafoglio più cospicuo decide. Ora se sommo individualismo a portafoglio più cospicuo, mi ritorna che le decisioni e scelte politiche per le masse e/o tipo di popolazione maggiromente rappresentaiva dello stato socio economico di molti, viene determinato da un singolo individuo o da un gruppo di singoli indvidui che devono rispettare il criterio di avere pecunia al di sopra della media/massa per eserciatre liberalmente i loro fini, scopi, obbiettivi e che liberalmente , ossia individualmente se ne catafottono dei pro e contro sul resto dell ‘umanità Il Dr. Porro che menziona le felpe come un problema per alcuni diritti delle persone al contempo menziona la nascita dell’industrializzazione senza ricordarsi e ricordare i… Leggi il resto »
Elisabetta
13 Gennaio 2020, 12:54 12:54
Direi che il leberalismo sociale o i liberal socialiamo ( la differenza non è solo sintattica) forse sono ciò che di più si avvicina alle intenzioni di una Repubblica Democrativa.suppur e sempre imperfettamente come ogni forma di ideologia. Daltronde anche la democrazia è un ideologia o un ideale di aspirazione nella pratica realizzabile solo parzialmente. Ma lei ha fatto notare su FB che è democratico, sull’aspetto della repubblica ha taciuto, non si è espresso. Ma basta che lei si sia dichiarato democratico, per comprendere che il concetto liberale cozzi con la democrazia, poichè potere al popolo non è presente nell’idea de liberale che casomai crede nel potere individuale che si può e deve imporre sulla maggioranza. L’industriale, ricordo ( ma se sbaglio qualcuno mi corregga) nasce dalle classi aristocratiche e si espande alla alta borghesia, nessuno dei due rappresentava e rappresenta il popolo, dato che si tratta appunto di classi che solitamente non rappresentano la maggioranza di status socioeconomico delle popolazioni, ( nemmeno oggi dopo l’ascensore sociale a gogo). L’avvento della rivoluzione industriale è stata “decisione” / imposizione di pochi, molto liberale ossia molto individualista al massimo “collettivista” nel senso di elites delle varie epoche. Porro, i liberalismo e democrazia cozzano all’ennesima potenza, ma i liberalismo è perfetto per le oligarchie. Non si avventuri sul pratico, lei è un teorico… Leggi il resto »
gianfranco benetti longhini
13 Gennaio 2020, 12:29 12:29
Egregio Porro, vorrei prima chiedere cosa vuol dire insuttriale, che non la trovo nel dizionario Italiano – Inglese, che tengo sempre accanto a me, causa dalla mia residenza, da ragazzo, in paesi di lingua Inglese.
Un problema che persiste, è quello che i commenti visibili sono spesso meno della metà del numero indicato dal blog. Questo anche se cambio “browser” o computer.
Invece voglio farle i miei complimenti per il suo “blog”, e condivido quanto scritto da LEI sopra, riguardo le “liberal thoughts” che mi ricordano quelli della scrittrice Ayn Rand.
Saverio Losurdo
13 Gennaio 2020, 8:26 8:26
Porro ma la vuole smettere di definirsi liberale quando è solo e soltanto un conservatore e di recente anche un tantinello reazionario e nazionalista?
Ma perché pretende di chiamare sedia un tavolo e tavolo una sedia?
La stragrande maggioranza dei liberali moderni non la pensa come lei, per questo siete ridotti a quattro gatti.
Oppure si vergogna di essere un reazionario conservatore nazionalista che oggi significa neo nazista?
Tanto per non essere chiari e non voler far nomi : La rivoluzione tradita del ‘94 di Silvio Berlusconi , Padania libera di Umberto Bossi ,il primatismo sovranitá nazionale di Matteo Salvini , “ desiderio “inglese “ di Brexit , sentire d’animus principi americani del sismografo Trump , il perseverare d’ispirazione gandhiana del popolo catalano che fermenta libertà d’indipendentismo , al netto di strategie progettuali democratiche , rivela nel suo complesso leadership situazionale da spinte ideali nobilitate da connotati decisivi : espressione di profondo sentire , rapporto relazionale con se stessi e quindi col prossimo , proiezione d’ empatia , amorevole identificazione , desiderio ardente e passione alla vita . Ogni ricongiungere è rincontrare l’”io” perduto , identitario , riconoscerlo , rafforzarlo , rivitalizzarlo , e continuare , perseverando , a vivere meglio . Studio , lavoro , impresa , ricerca , iniziativa privata, scambio commerciale, vendita , benessere , utilità progresso : “ besser denken , besser leben “ . Non è romanticismo scapigliato , neppure astrazione invasata , ma l’essere LIBERALI d’ispirazione d’ultima istanza auspicabile nel processo evolutivo universale. Tuttavia sostanzialmente ” moderati “ fattuali . Se parrebbe bastante in contest a profilazioni compatibili , è purtroppo insufficiente , causa stirpe Caino , alla quale vien “naturale” un male “spontaneo “ , perversione esplosiva invidia -odio-rancore . Il bene per essere , non per apparire , richiede impegno , passione, pazienza , sacrificio , studio , lavoro . Le installazioni antropiche planetarie virtuose , sono civiltà testimoniali di bello… Leggi il resto »
Chi o cosa ha permesso (e promosso) l’esistenza di multinazionali-mostro che assomigliano sempre più a autentici imperi autocratici e che tendono a monopolizzare i settori in cui operano?
Trovata una risposta a questa domanda, potremmo allora anche darci una risposta su quello che deve essere l’indirizzo che il liberalismo deve intraprendere per la propria sopravvivenza
@Italo Lanza @Saverio Losurdo @Franco Cattaneo @Davide V8 Vi chiederei una cortesia, datemi un univoca definizione di leberlismo , prima però mettetevi in accordo fra di voi. Io sino ad ora di quanto letto su liberalismo ho trovato una sintesi del concetto nella sua radice storica ed evlutiva. che equivale a, indivisualismo. il resto sono variazioni, rivisitazione, agiunte di come giugere a realizzare l’interesse appunto individuale. La storia mi insegna, magari mi sbaglio, che qualunque scelta sul campo politico parte da condizionamenti di ordine economico, sia nel senso che posso attuare ciò che il portafoglio mi consente e sia nel senso che solitamente si attua quello che il portafoglio più cospicuo decide. Ora se sommo individualismo a portafoglio più cospicuo, mi ritorna che le decisioni e scelte politiche per le masse e/o tipo di popolazione maggiromente rappresentaiva dello stato socio economico di molti, viene determinato da un singolo individuo o da un gruppo di singoli indvidui che devono rispettare il criterio di avere pecunia al di sopra della media/massa per eserciatre liberalmente i loro fini, scopi, obbiettivi e che liberalmente , ossia individualmente se ne catafottono dei pro e contro sul resto dell ‘umanità Il Dr. Porro che menziona le felpe come un problema per alcuni diritti delle persone al contempo menziona la nascita dell’industrializzazione senza ricordarsi e ricordare i… Leggi il resto »
Direi che il leberalismo sociale o i liberal socialiamo ( la differenza non è solo sintattica) forse sono ciò che di più si avvicina alle intenzioni di una Repubblica Democrativa.suppur e sempre imperfettamente come ogni forma di ideologia. Daltronde anche la democrazia è un ideologia o un ideale di aspirazione nella pratica realizzabile solo parzialmente. Ma lei ha fatto notare su FB che è democratico, sull’aspetto della repubblica ha taciuto, non si è espresso. Ma basta che lei si sia dichiarato democratico, per comprendere che il concetto liberale cozzi con la democrazia, poichè potere al popolo non è presente nell’idea de liberale che casomai crede nel potere individuale che si può e deve imporre sulla maggioranza. L’industriale, ricordo ( ma se sbaglio qualcuno mi corregga) nasce dalle classi aristocratiche e si espande alla alta borghesia, nessuno dei due rappresentava e rappresenta il popolo, dato che si tratta appunto di classi che solitamente non rappresentano la maggioranza di status socioeconomico delle popolazioni, ( nemmeno oggi dopo l’ascensore sociale a gogo). L’avvento della rivoluzione industriale è stata “decisione” / imposizione di pochi, molto liberale ossia molto individualista al massimo “collettivista” nel senso di elites delle varie epoche. Porro, i liberalismo e democrazia cozzano all’ennesima potenza, ma i liberalismo è perfetto per le oligarchie. Non si avventuri sul pratico, lei è un teorico… Leggi il resto »
Egregio Porro, vorrei prima chiedere cosa vuol dire insuttriale, che non la trovo nel dizionario Italiano – Inglese, che tengo sempre accanto a me, causa dalla mia residenza, da ragazzo, in paesi di lingua Inglese.
Un problema che persiste, è quello che i commenti visibili sono spesso meno della metà del numero indicato dal blog. Questo anche se cambio “browser” o computer.
Invece voglio farle i miei complimenti per il suo “blog”, e condivido quanto scritto da LEI sopra, riguardo le “liberal thoughts” che mi ricordano quelli della scrittrice Ayn Rand.
Porro ma la vuole smettere di definirsi liberale quando è solo e soltanto un conservatore e di recente anche un tantinello reazionario e nazionalista?
Ma perché pretende di chiamare sedia un tavolo e tavolo una sedia?
La stragrande maggioranza dei liberali moderni non la pensa come lei, per questo siete ridotti a quattro gatti.
Oppure si vergogna di essere un reazionario conservatore nazionalista che oggi significa neo nazista?
Saluti camerata Porro