Zanzara tigre

Addio asterischi e schwa, evviva: “Basta con queste stronz…”

L’editoriale di Giuseppe Cruciani alla Zanzara: dalla decisione del ministro dell’Istruzione alle polemiche sul Manifesto di Ventotene

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Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso le sue opinioni riguardo a diverse tematiche di attualità con il suo consueto stile diretto e provocatorio. “Amico mio! Finalmente una bella notizia!” ha esordito Cruciani con entusiasmo, riferendosi a una recente iniziativa del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. “Il ministro vieta gli asterischi e le schwa! Nelle comunicazioni ufficiali delle università, delle scuole, serve rispetto per l’italiano! E viva l’italiano! E viva la lingua italiana! Abbasso queste stron***! Avanti tutta, Valditara! Non ci fermiamo! È solo l’inizio! Avanti tutta!” ha dichiarato il conduttore di Radio24, mostrando il suo appoggio per la decisione ministeriale di mantenere l’uso corretto della lingua italiana e di eliminare le alterazioni linguistiche come l’asterisco e la schwa.

Cruciani ha poi criticato aspramente il movimento ambientalista Ultima Generazione, definendolo “ultima degenerazione” o “ultimo declino” a causa delle loro recenti azioni di protesta. “Sono passati dall’occupazione delle strade, che rompe il ca*** alla gente che lavora, all’occupazione dei ristoranti. In particolare sono andati a rompere le scatole al ristorante di Cracco a Milano,” ha affermato con disappunto. “Ora, io voglio dire una cosa, dicendo che è delle cose assurde, dicendo semplicemente che un pranzo lì costa quanto un affitto e stica*** non ci andare andare a pranzare lì. Qual è il problema?” ha continuato, mettendo in dubbio il legame tra le proteste per l’ambiente e il costo di un pasto in un ristorante di lusso.

Infine, Cruciani è tornato a parlare del Manifesto di Ventotene, criticando la reazione della sinistra che, a suo dire, ha resuscitato vecchi feticci ideologici per attaccare il governo. “Oggi ci sono dei feticci che non possono essere toccati mai, nemmeno dopo 80 anni. Incredibile!” ha tuonato, accusando alcuni esponenti politici di utilizzare la figura della figlia di un promotore di Ventotene per screditare la Meloni. “Agli italiani di Ventotene non fotte un ca***! Ma perché?” si è chiesto retoricamente, concludendo con una dura critica verso quelle che considera essere manipolazioni politiche e mediatiche.

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