Addio, Franco. Ho scelto, tra le fotografie che ti ricordano, quella più vicina a come eri sui fronti di guerra.
Riuscivi ad essere elegante anche con il giubbotto antiproiettile, in posti dove era problematico lavarsi. Ed eri elegante nei modi, nella passione che mettevi, nei rapporti tra colleghi – fratelli, ci chiamavi – nell’attenzione verso le persone qualunque, un anziano o un bambino.
Non era difficile volerti bene, e provare nostalgia dei giorni peggiori quando ci si incontrava a un dibattito, e tu eri elegante per davvero. Lasci un vuoto, ma quei ricordi restano. Sei stato generoso perfino nei ricordi. Riposa in pace.
Toni Capuozzo, 17 maggio 2024
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