Commenti all'articolo Adrian e la morte artistica di Celentano

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David 74
David 74
5 Febbraio 2019, 0:42 0:42

Ormai siamo talmente abituati a criticare che non riusciamo a a capire il senso di quello che stiamo guardando ma è chiaro che siamo talmente presi dai social che la vita reale non sappiamo nemmeno come funziona e di questo i nostri politici di destra centristi di sinistra che in tv litigano e dopo vanno a cena in sieme ne prendono atto e fa il gioco che loro preferiscono. Io penso che Celentano ci voglia solo dire di svegliarsi e che noi siamo il popolo ed il popolo è sovrano e non succube di coloro che ci governano e ci derubano allo stesso tempo senza vergogna anzi con finto orgoglio. Non sono un fans sfegatato di Celentano ma mi piace come la pensa e che a volte meglio dire poche parole con un senso che tante senza capirne il significato.

Francesco Romano
Francesco Romano
2 Febbraio 2019, 20:48 20:48

lentissimo e pretenzioso.
Vorrebbe mostrarci la tendenza in un futuro ipotetico, dove : 1) I “concertoni” servono al regime; 2) Le donne sono assatanate; 3) La violenza generale prevale; 4) il diritto alla discoteca e al bere è inalienabile. t
TUTTE PREVISIONI DISCUTIBILI E NIENTE AFFATTO ORIGINALI
Ma non faceva prima a scrivercelo IN DUE RIGHE, , invece di infliggerci ore ed ore di un cartoon pieno SOLTANTO di “ADRIANITE” ?
l’UNICA COSA BELLA SONO LE FORME DELLA RAGAZZA, MA DOPO LE PRIME TRENTA VOLTE … non si rischia nemmeno l’assuefazione .
BASTA !!!

Giano
Giano
2 Febbraio 2019, 15:09 15:09

Celentano era già vecchio quando era giovane; figuriamoci oggi che è vecchio davvero. Vederlo in TV e ascoltare i suoi pistolotti moralistici (sempre uguali, come fa da 40 anni) è come rileggere i vecchi fotoromanzi di Bolero film o Grand Hotel, come confondere la realtà con la fantasia, come fa la protagonista dello “Sceicco bianco” di Fellini. Celentano è innamorato del suo avatar che si è creato in tanti anni, la sua immagine virtuale, il ragazzo buono e “ruspante” che lotta contro il potere e le ingiustizie del mondo. Ma, guarda caso, interpreta sempre il personaggio del boss, del capo branco, dell’invincibile, del salvatore del mondo, del direttore, del tribuno, del ribelle che sconfigge i prepotenti, come “Er più”. Poi inventa i cartoon contro la sua stessa immagine. E scrive canzoni ambientaliste, sulla Via Gluck, dimenticando la sua villona immersa nel verde. E tutti citano i suoi successi, come prova del suo talento, a cominciare da “Azzurro” (che è diventata quasi la sua sigla personale); dimenticando che quella canzone che tanto successo gli ha dato, non è sua, ma di Paolo Conte il quale, invece, non viene mai citato; chissà perché. O della creazione del Clan, che faceva passare dome un’associazione fra amici, ma che attirava gli artisti e ne sfruttava economicamente i successi. Classico esempio la vecchia e dura… Leggi il resto »

valent valent
valent valent
2 Febbraio 2019, 0:45 0:45

…. ho provato a vedere la prima puntata di Adrian ma nn ce l’ho fatta. mi sembrava vecchia di contenuti, triste, tempi troppo lunghi e fuori dalla realtà. Scusate Celentano una volta mi piaceva ma questo non ha niente da dire. Viene fuori un già visto nn più interessante …

roberta prinissini
roberta prinissini
30 Gennaio 2019, 0:13 0:13

Un grande artista, che solo le capre italiane non possono comprendere…

Barbara
Barbara
27 Gennaio 2019, 22:29 22:29

Non condivido le critiche, ma almeno son felice di leggere qualcuno che al di là del solo sparare sulla non godibilità da parte del pubblico come tutti i titoloni di questi giorni, entra nel merito dei contenuti e dei temi