Aiuto, Salis delira: “Okkupare unica politica per la casa”

L’europarlamentare di Avs non smette mai di stupire: la lotta per la casa si trasforma in apologia di reato

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Ilaria Salis non smette mai di stupire, ma non in senso positivo. Eletta europarlamentare grazie al tandem Bonelli-Fratoianni a caccia di voti “facili”, l’attivista imputata a Budapest per lesioni nei confronti di estremisti di destra è diventata il punto di riferimento del mondo delle occupazioni abusive. La quarantenne non ha mai fatto mistero dei suoi trascorsi nei movimenti pro-occupazione ed è anche finita nel mirino dell’Aler per una presunta occupazione. Ma ecco, arriviamo alle ultime gesta dell’attivista di estrema sinistra: non paga delle sparate delle ultime settimane, ha deciso di fare un salto di qualità, arrivando a glorificare le occupazioni. Dimenticando, ovviamente, che si tratta un reato e che spesso ci finiscono di mezzo poveri innocenti.

In una lunga filippica affidata ai social, Ilaria Salis ha affermato senza troppi giri di paorle che “le occupazioni abitative rappresentano l’unica vera politica per il diritto all’abitare che esista in questo Paese”. Sì, lo ha detto davvero. Pubblicando le foto di un caseggiato Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale), situato nel quartiere Giambellino, a Milano, la Salis ha motivato la sua ultima, forse definitiva, castroneria: “Alle volte capita che, in quartieri periferici e trascurati come il Giambellino, un gruppo di persone diventi una comunità solidale. Questa comunità cresce, si organizza e reagisce all’abbandono e all’ingiustizia con azioni concrete: si apre un doposcuola, una mensa popolare, una scuola di italiano; si creano momenti di sport e socialità e occasioni in cui, tutti insieme, si fa manutenzione nei cortili e nelle abitazioni. Spazi dove normalmente si sopravvive appena, diventano luoghi in cui vivere bene”.

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Ovviamente si tratta di difendere compagni, colleghi. “Nel 2018 sono state sgomberate case e spazi destinati alla socialità e ad attività per il quartiere. Oggi, quelle case e quegli spazi sono ancora vuoti, murati, e non assegnati. Nel 2022 nove persone sono state condannate in primo grado per un totale di 30 anni di carcere (la pena più alta supera i cinque anni). Mercoledì 2 ottobre si terrà presso il tribunale di Milano l’udienza di appello”, ha ricostruito la Salis, rimarcando che qualora venisse confermato il reato di associazione a delinquere “sarebbe un ulteriore grave passo in avanti nella repressione delle lotte e criminalizzazione della povertà. Un altro tassello nella direzione autoritaria e classista tracciata dal nuovo Ddl Sicurezza”.

Inutile stare lì a contare le sparate contenute in quest’ultima uscita. Ma la cosa più grave è senza ombra di dubbio l’ennesima difesa di un reato grave, senza dimenticare il silenzio – colpevole – dei vertici del suo partito e degli alleati. Ma il Pd cosa ne pensa di questa giustificazione totale delle occupazioni abusive? La Schlein come valuta la possibilità di restare impuniti se si occupa l’abitazione di un’anziana? O magari di una famiglia che non può contare sullo stipendio da europarlamentare? Difficilmente arriveranno delle risposte a queste semplici domande, ma la brutta figura resta. E nessuno la dimenticherà.

Franco Lodige, 30 settembre 2024

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