Il Nostro conclude consigliando, a chi vuole approfondire, il libro di un tizio francese, tale Barrau, che si dichiara egli stesso inesperto delle cose che scrive nel libro. Ma, assicura Rovelli, Barrau sarebbe sì inesperto, ma scrive da «scienziato capace di riconoscere le competenze, che riflette, ha dubbi e si pone domande difficili». Io mi riconosco in Barrau, ma sono giunto a conclusioni opposte. Chi ha ragione? Non lo so, ma fate voi: il protocollo di Kyoto è fallito, il 20-20-20 della Ue pure, e siamo alla 26ma Cop.
Rovelli conclude con la seguente frase di Barrau: «Siamo sempre più numerosi. La soluzione evidente e unica sarebbe alla portata di un bambino di cinque anni, ma non osiamo guardarla in faccia». Forse ci siamo… Qual è ‘sta soluzione? Tenetevi forte: «Collaborare, condividere». Siamo al limite dell’omertà: quella di Rovelli non è coscienza ambientale, ma incoscienza scientifica.
Franco Battaglia, 27 febbraio 2020