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Al Renzi del futuro serve un po’ di patriottismo - Seconda parte

In questi giorni è in tour per la presentazione del suo ultimo libro La mossa del Cavallo, ovvero saltare e scartare a destra o sinistra, avanti o indietro, sorprendendo gli avversari e capovolgendo le strategie. Io vedo questo tour come l’ultima mossa del Renzi primigenio, la prossima sarà la mossa della Torre, avanzare o arretrare, spostarsi a destra o sinistra, lungo uno retta con l’unica alternativa di arroccare per difendere i principi non negoziabili. Se seguirà questo criterio Renzi si avvierà ad essere l’architrave di una nuova maggioranza che non dovrà avere nulla di moderato, come i giornali in questi giorni tratteggiano, ma dovrà essere rivoluzionaria perché capace di riportare in Italia il principio di realtà, prendendo le decisioni dure e difficili che ci aspettano.

Le Regionali saranno un passaggio intermedio caratterizzate non solo dal risultato ma dall’esito, spero negativo, del Referendum che il Grillismo militante gli ha voluto affiancare. Ed è in questa occasione che un Renzi coraggioso e fuori dal coro  potrà aprire varchi insospettabili per la prossima e vicina campagna politica che, al di là di ogni sondaggio, è ancora tutta da giocare e che sarà vinta da un blocco sociale ad oggi ancora sconosciuto ed alla disperata ricerca di un capo. È tempo di un Termidoro 2.0.

Antonio De Filippi, 14 luglio 2020

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