Nel contesto politico e giuridico attuale, sia in Europa sia oltreoceano, emerge prepotentemente la figura di Elon Musk, il visionario fondatore di Tesla e SpaceX, noto per non trattenersi dal commentare pubblicamente su varie tematiche che vanno dall’immigrazione alla giustizia, fino alle dinamiche della politica internazionale.
Di recente, l’attenzione mediatica si è concentrata sul dibattito relativo alla gestione dei migranti in Albania, che ha visto un confronto diretto tra le autorità governative e il sistema giudiziario italiano. La controversia è nata dalla decisione del Tribunale di Roma di sospendere il trattenimento di sette migranti (originari di Egitto e Bangladesh) nei centri in Albania. Il fondatore di SpaceX, infatti, ha preso posizione in maniera decisa attraverso un commento su X, rispondendo a un post dell’influencer Mario Nawfal, con parole chiare: “Questi giudici devono andarsene”.
Questa affermazione ha scatenato reazioni immediate. Ernesto Carbone, esponente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha etichettato il commento di Musk come “pericoloso”, sottolineando il rischio insito nell’influenza che nuovi potenti oligarchi possono esercitare sulla politica globale. Musk non è nuovo a prese di posizione su temi di giustizia in Italia, avendo in passato commentato anche la situazione riguardante l’ex ministro Matteo Salvini e il caso della nave Open Arms.
Oltre a questo, Musk non ha mancato di esprimere le proprie vedute anche su altri aspetti della politica europea, apprezzando in Italia la figura di Giorgia Meloni e criticando il cancelliere tedesco Olaf Scholz, definito “stupido” per le sue scelte politiche. Questa inclinazione a sostegno di posizioni conservatrici si riflette anche sulla politica statunitense, dove Musk ha manifestato apertamente il suo supporto a Donald Trump e al partito repubblicano.