Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report, sta attirando l’attenzione con le anticipazioni delle inchieste che andranno in onda stasera. Una fetta importante della trasmissione sarà dedicata alle vicende che hanno fatto tremare il Ministero della Cultura. A partire dal presunto conflitto d’interessi che avrebbe portato alle dimissioni di Francesco Spano, capo di gabinetto voluto da Giuli, il quale non ha fatto neanche in tempo ad ambientarsi tra le mura del Dicastero.
Saranno poi mostrate in esclusiva le foto delle cicatrici di Sangiuliano, ex Ministro della Cultura. Si parlerà anche dell’inchiesta che ha portato alle dimissioni di Giovanni Toti, Presidente della Liguria uscente, la quale ha suscitato numerose critiche circa l’opportunità di trasmettere il servizio nel bel mezzo delle elezioni del nuovo governatore della Regione. Infatti, i liguri, si recheranno alle urne tra domenica e lunedì.
Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia, nonché membro di vigilanza Rai, si è espresso duramente, affermando di trovare “grave che a urne aperte ci sia un programma della Rai che farà propaganda elettorale. Non capisco perché i vertici della Rai e l’Agcom tollerino campagne elettorali del servizio pubblico sbilanciate a sinistra. Altro che teleMeloni”. Continua affermando che se non interverranno i vertici rai “saranno colpevoli insieme al conduttore della trasmissione ed a tutti i responsabili che violeranno le leggi durante una fase elettorale”, e minaccia di denunciare tutti i responsabili.
Non si è fatta attendere la risposta di Ranucci, il quale sostiene che il silenzio elettorale valga solo per i politici e non per i giornalisti e afferma che ricostruirà “il sottobosco che si è mosso in questa vicenda”, quella che ha portato appunto all’arresto di Toti.
Ora pensiamo a cosa sarebbe successo se alla Rai avessero mandato in onda un servizio volto a screditare una coalizione di sinistra nel bel mezzo delle elezioni: avrebbero gridato all’allarme democratico.
Siamo tutti d’accordo che ogni inchiesta giornalistica sia legittima se volta alla conoscenza della verità, questo è indiscutibile. Ma come può essere ammissibile mandare in onda un servizio che ha come oggetto la faccenda delicatissima che ha portato all’anticipazione delle elezioni, le quali si terranno in concomitanza con il servizio stesso. È chiaro che l’inopportunità del servizio sta tutta nella simultaneità con il voto, come sostiene anche Gianpaolo Sodano, già direttore di Rai 2, il quale in un’intervista a Il Riformista afferma che se ci fosse lui il servizio “non potrebbe mai andare in onda in questo modo e in quel giorno”.
La sinistra non vince alle urne da diverso tempo, e comprendiamo che per Ranucci e compagni questo possa essere causa di inquietudine, ma non è facendo fiancheggiamento politico che riusciranno ad uscire da questo vortice negativo. I liguri sanno cosa è meglio per loro.
Massimiliano Bretagna, 27 ottobre 2024