Alla fine fa bene Meloni a non eliminare la Fiamma

L’antifascismo è ormai un’arma spuntata della sinistra e la leader di FdI lo sa bene

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Meloni Fratelli d'Italia

La lettera di Giorgia Meloni ai dirigenti del suo partito non dice niente di nuovo. In breve: i conti col passato sono già stati fatti. Cosa cavolo volete ancora con questa storia del fascismo?

Beh, si potrebbe replicare, la fiamma che arde nel simbolo del partito a cosa allude?

Lo dovrebbero sapere tutti: a Mussolini. Dal simbolo è stato tolto solo il trapezio che simulava proprio la bara del duce.

Perché per tagliare la testa al toro una volta per tutte Meloni non toglie dal simbolo quella fiamma?

Non trovo altro motivo che questo: c’è un nocciolo duro del partito che è nostalgico del duce. Forse un dieci per cento. Non conosco bene la situazione interna. Mi posso sbagliare.

Perché Meloni non traccia una precisa linea di demarcazione cambiando il simbolo? Sbaglia a non farlo?

Ecco io mi sono fatto nel tempo la convinzione che non sbagli. Se Meloni tagliasse le sue radici nascerebbe prima o poi alla sua destra un partito neofascista del tutto inutile nell’attuale confronto politico, ma lei risulterebbe indebolita. Meglio allora ogni tanto ribadire le stesse cose come ha fatto ora, sapendo che l’antifascismo è ormai un’arma spuntata della sinistra e che non incide sull’ elettorato di destra.

Paolo Becchi, 3 luglio 2024

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