In un recente studio pubblicato sul Journal of Clinical Microbiology and Infection, i ricercatori individuano un numero crescente di casi gravi di SARS-CoV-2, inclusa la morte, e si tratta di individui completamente vaccinati. La squadra di studio si è organizzata per comprendere meglio la natura e le tendenze associate a coloro che sono vaccinati e ricoverati in ospedale a causa della re-infezione da SARS-CoV-2.
Nello studio (la cui lettura completa demandiamo al link postato), la conclusione è che persone ad altro tasso di comorbidità sembrerebbero non risultare adeguatamente protette dal vaccino. E anzi il vaccino potrebbe comportare reazioni avverse proprio in organismi debilitati che potrebbero essere fatali. Per tale motivo il gruppo di studio aggiunge che bisogna con attenzione monitorare la situazione nelle prossime settimane e in particolare con riferimento ai soggetti fragili vaccinati. In breve, al momento non ci sono dati sufficienti per affermare che i vaccini siano un successo travolgente come sbandierato dai media.
Inoltre, va osservato che Israele ha sperimentato un alto tasso di infezione prima del lancio di massa del vaccino. Quindi è possibile che una percentuale considerevole della popolazione non vaccinata sia protetta dall’immunità naturale. Pertanto, molti dei pazienti guariti da COVID-19 potrebbero non avere il bisogno del vaccino poiché hanno già una protezione naturale.
Se questo fosse confermato, si potrebbe giungere alla conclusione che l’immunità naturale e quella derivata dal vaccino forniscono livelli di protezione simili, e si dovrebbe cercare di far “cooperare” loro le due diverse immunità.
In conclusione, se la vaccinazione nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età in discrete condizioni idi salute può avere senso, al contrario per milioni di adulti sani che non si trovano in quelle fasce d’età somministrare un farmaco considerato sperimentale comporta più rischi che benefici. E non è affatto detto che sia un bene comunque vaccinarsi pensando altruisticamente in questo modo di non danneggiare gli altri, perché la vaccinazione di massa non fa che aumentare le varianti e anche i vaccinati possono riammalarsi ed esser a loro volta contagiosi.