Il Sistema nazionale di allerta rapida del Dipartimento per le Politiche Antidroga ha fatto eco dei pericoli connessi all’uso di fentanyl. Da giugno 2016 ad oggi, sono stati comunicati in totale 8 episodi allarmanti: un decesso nel 2018, un altro nel 2019, 5 casi di intossicazione non fatale e 2 casi segnalati di consumo di fentanyl riscontrati tramite l’analisi di campioni biologici di persone in trattamento nei Servizi per le Dipendenze (Serd).
Il fentanyl, una sostanza pericolosa, è finito sotto i riflettori anche in Italia. Da dati riguardanti il periodo tra il 2018 e il 2023, emerge che le attività delle forze di polizia italiane hanno portato al sequestro di una consistente quantità di fentanyl: 123,17 grammi di fentanyl in polvere, 28 dosi in compresse e 37 altre confezioni tra cerotti, flaconi e scatole medicinali.
Per dare un senso di scala a questi numeri, è sufficiente ricordare che una dose acuta di intossicazione può avvenire con soli 3 milligrammi di fentanyl. Pertanto, la quantità sequestrata potrebbe causare migliaia di casi di intossicazione.
Ma il problema non riguarda solo la produzione e il traffico di fentanyl. Il fentanyl e altre pericolose sostanze psicoattive si stanno diffondendo anche attraverso il web, che rappresenta una delle principali “piazze di spaccio”. Qui, tali sostanze vengono expedite direttamente al domicilio degli acquirenti in piccoli pacchetti postali anonimi. Questa modalità di vendita, senza nessun intermediario, espone i consumatori a un costante rischio di intossicazione acuta, facendo loro ignorare la concentrazione e la composizione del prodotto acquistato.