a) con i nuovi inquadramenti catastali, le modalità di individuazione delle abitazioni considerate “di lusso” potrebbero portare a risultati molto diversi dagli attuali, con l’inclusione nella tipologia “di lusso” di un numero maggiore di unità immobiliari;
b) la Commissione europea – oltre a raccomandare all’Italia di “aggiornare” il catasto al fine di compensare con maggiore tassazione sugli immobili una minore imposizione “sul lavoro” – ha suggerito anche di reintrodurre l’Imu sull’abitazione principale in via generalizzata. Cioè tasse sulla prima casa.
Insomma, l’intervento sul catasto previsto dal Governo è un rischio per tutti. Facciamoci sentire.
Giorgio Spaziani Testa, 5 aprile 2022