Cronaca

Alluvione, i dati che smentiscono i catastrofisti del clima

Cronaca

Riguardo all’alluvione dell’Emilia Romagna, la critica che oggi accomuna due bellissimi pezzi di Lorenzo Salvia e Giorgio Gandola, rispettivamente sul Corriere della Sera e sulla Verità, è qualcosa che anch’io ieri avevo tentato di spiegarvi. Tra il 2015 ed il 2022, l’Emilia Romagna ha destinato 190 milioni per le cosiddette casse di espansione. Ve la faccio semplice: quando un fiumiciattolo si gonfia, e succede spesso, si devono mettere lì vicino queste casse di espansione che funzionano come delle specie di polmoni. Il meccanismo è semplice: quando il fiume si gonfia troppo, l’acqua non distrugge le città bensì entra in queste casse di espansione. I 190 milioni erano stati quindi stanziati per predisporre 23 casse di espansione, ma ne hanno fatte soltanto dodici quindi circa la metà.

Un’altra cosa che la gente sembra un po’ essersi dimenticata è il fatto che di alluvioni ce ne sono state un botto in Emilia Romagna. Questo non è sicuramente il primo infatti, come fa giustamente notare Chicco Testa nel suo pezzo, tra il 1945 ed oggi ci siano stati una dozzina di alluvioni in Romagna. Nel suo pezzo affronta anche la bufala del riscaldamento climatico sollevata dai soliti catastrofisti ambientalisti in questi giorni sottolineando come sia folle pensare di risolvere il problema delle alluvioni arrestando il riscaldamento climatico.

Come vi ho detto mille volte, l’Italia contribuisce per l’1% della produzione di CO2 nel mondo, mentre l’intera Europa solo l’8%. Se proprio si fosse convinti del nesso fra emissioni di CO2, cambiamento climatico ed alluvioni (il che è tutto da dimostrare), bisognerebbe che tutto il mondo riducesse le sue emissioni perché le nostre sono quasi ininfluenti. Per assurdo, se l’Italia ascoltasse qualche ambientalista scelerato e raggiungesse quota emissioni zero, avremmo comunque un botto di alluvioni perché non è il nostro contributo ad essere determinante. In sostanza, saremmo solamente dei perfetti coglioni: è quello che cercavo di spiegarvi ieri e che oggi fa notare, in maniera più elegante della mia, Chicco Testa.

Nicola Porro, 20 Maggio 2023