Altra follia: censurano la statua dell’alpino perché… è armato

Gli alpini? Evocazione di guerra: questo il giudizio di qualche solone ultrapacifista. E scoppia la bagarre a Padova

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Il politicamente corretto ha messo nel mirino anche gli alpini. Ha del clamoroso la vicenda di Padova, dove la statua dedicata agli alpini commissionata dalla giunta dem guidata da Giordani per Piazza Titolo Livio è finita al centro delle polemiche nella stessa maggioranza rossa. Secondo alcuni consiglieri, infatti, il monumento sarebbe un’evocazione di guerra. Il motivo? C’è un fucile. E c’è persino chi vorrebbe inserire due fiori nella canna del fucile. Robe da pazzi.

Polemiche cavalcate dai movimenti pacifisti della città, in prima fila contro l’opera: “Noi non vogliamo le armi, piccole o grandi che siano”, il j’accuse delle associazioni. Ma come si fa a difendersi senza armi? Purtroppo non è possibile. Ma soprattutto: gli alpini non rappresentano solo la guerra, ma una grande parte della nostra storia.

Nonostante la bagarre, il monumento sarà presentato il prossimo 25 maggio. Ma ad una condizione: la costruzione di una statua dedicata a un simbolo femminile. E sono già stati stanziati 100 mila per mantenere serene le anime femministe. Ma non è finita qui…

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