Gennaro Sangiuliano ha rassegnato le dimissioni da ministro della Cultura, al suo posto è arrivato Alessandro Giuli. Nonostante ciò, il caso Maria Rosaria Boccia sembra destinato a proseguire. Dopo l’intervista rilasciata ai microfoni della Stampa, l’influencer campana – amante dell’ormai ex ministro – è tornata a sparare a zero, rilanciando accuse e allusioni. Seppur dispiaciuta dell’epilogo – “mi dispiace, è una persona competente, meritava quel posto. Ma oggi, dopo tutto quello che è successo, era necessario si dimettesse. Se avesse detto la verità dall’inizio, avrebbe potuto evitarle. Io ho solo rettificato le bugie del ministro. E continuo a farlo, purtroppo” – ai microfoni di “In onda” ha rilasciato altre scottanti dichiarazioni – tutte da dimostrare – sul rapporto con l’ex direttore del Tg2.
La Boccia ha rivelato di aver sentito Sangiuliano fino all’altro ieri sera e ha invocato le sue scuse: “Lui che mi ha messo sulla pubblica piazza, io non ero né un personaggio politico, né un personaggio dello spettacolo: fino a 10 giorni fa nessuno mi conosceva e la mia vita era fantastica. Ora non è proprio semplice”. L’influencer ha rimarcato di non aver mai spiato il ministro e di non essere un’avversaria politica, sottolineando di aver sempre lavorato con il centrodestra e di aver votato Giorgia Meloni. Passando alle cose più intime, la Boccia ha rivelato che il ministro, durante una discussione con la moglie, l’ha chiamata senza che la moglie lo sapesse, così che Boccia potesse ascoltare la conversazione tra i coniugi. Sempre secondo la quarantunenne, la moglie avrebbe chiesto a Sangiuliano di ritirare la nomina: “La mia nomina è stata stracciata per il capriccio di una donna? O perché mi mancavano le competenze?”.
Uno dei passaggi più importanti riguarda la presunta presenza di altre donne. “In questa verità ci sono tante donne che non stiamo menzionando. Chiedo al ministro di dire la verità su di noi”, le parole della Boccia incalzata da Telese e Aprile: “Io penso che tutta questa situazione si debba spegnere al più presto possibile, senza fare ulteriore male a nessuno e senza coinvolgere ulteriori persone. Non è rispettoso che un ministro continui a dire cose inesatte, allargando il cerchio della menzogna a persone che potrebbero entrare nel baratro”.
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Dopo aver respinto le accuse di essere una arrampicatrice sociale o di cercare visibilità, la Boccia – straordinariamente a suo agio davanti alla telecamere e con un super sorriso, ha posto l’accento sulle informazioni in suo passato: “Ho passato molto tempo accanto al ministro, ascoltato le sue conversazioni e letto i suoi messaggi. Se ho scaricato sul pc i messaggi Whatsapp del ministro? Non ho mai avuto con me pc e iPad quando ero col ministro e non ho mai scaricato nulla”. Tutt’altro che sibillina invece sul presunto sabotatore al Mic: “Io penso che al ministero della Cultura ci sia un talpa“. Poi sui presunti ricatti e sulle presunte foto compromettenti: “Non siamo mai entrati né usciti insieme da uno studio medico. Tante cose in questa storia sono inventate”.
Franco Lodige, 7 settembre 2024
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