Una lotteria per i migranti cubani, venezuelani, nicaraguensi e haitiani
Di fronte alla più grande crisi migratoria e umanitaria del continente americano, la Casa Bianca ha optato per una lotteria. I venezuelani, oltre a cubani, haitiani e nicaraguensi, potranno entrare in un sistema di lotteria che consentirà loro, in linea di principio, di richiedere un visto di ingresso, residenza e lavoro negli Stati Uniti, purché trovino prima qualcuno che sponsorizzi il loro arrivo e la manutenzione iniziale.
Secondo i dati ufficiali, gli Stati Uniti hanno già ricevuto in sei mesi 1,5 milioni di richieste ma il limite è di 30 mila visti al mese anche se il Dipartimento della Sicurezza interna riceve una media di quasi 12mila domande al giorno da americani che cercano di sponsorizzare cubani, haitiani, nicaraguensi, venezuelani e haitiani. Finora 100mila immigrati legali sono già arrivati negli Stati Uniti attraverso questo sistema, mentre 380mila domande sono in stand by da cubani, 120mila da venezuelani e più di 20mila da nicaraguensi.
La decisione della lotteria imita il popolare sistema di lotteria dei visti permanenti, che assegna 50mila permessi ogni anno ai cittadini di paesi con bassi tassi di immigrazione negli Stati Uniti. La pattuglia di frontiera ha arrestato una media di 4.400 migranti al giorno questo mese.
Il ministro degli Interni cubano a Mosca da Putin per un incontro “di sicurezza” con il Venezuela.
Il Generale di Divisione Lázaro Alberto Álvarez Casas è in Russia per partecipare all’XI Conferenza Internazionale degli Alti Rappresentanti per gli Affari di Sicurezza insieme al Segretario Generale del Consiglio di Difesa Nazionale del Venezuela, José Ornelas Ferreira. Il generale Nikolai Patrushev, ex direttore del servizio di intelligence russo FSB e attuale segretario del Consiglio di sicurezza russo, ha tenuto incontri bilaterali a Mosca con entrambi. Con il segretario generale del Consiglio di difesa nazionale del Venezuela “sono state concordate attività specifiche nell’ambito della cooperazione tra le forze di sicurezza di Russia e Venezuela” mentre “nell’incontro con il ministro dell’Interno di Cuba, Alberto Álvarez Casas, si è discusso di stabilità regionale”, ha reso noto Mosca.
È la seconda volta in meno di tre mesi che un incontro tra Álvarez Casas e Nikolai Pátrushev viene reso pubblico. Lo scorso marzo, l’alto funzionario russo si è recato all’Avana a capo di una delegazione di funzionari dell’intelligence e aveva incontrato anche Raúl Castro e il presidente Díaz-Canel. Le consultazioni hanno incluso un dibattito sugli sforzi congiunti di entrambi i Paesi per contrastare possibili “rivoluzioni colorate” e le “attività distruttive” che le organizzazioni non governative stanno portando avanti, secondo il comunicato pubblicato dal Consiglio di sicurezza russo. E sempre ieri il Partito Comunista di Cuba riconverte i suoi nuclei in “unità di combattimento”. Il Comitato Centrale ha approvato il Progetto del Codice Etico dei Quadri della Rivoluzione con le tesi rafforzate dei fratelli Castro e del Che Guevara.
L’obiettivo è di trasformare i nuclei in “unità di combattimento” che facciano rispettare le “linee guida degli Orientamenti della Politica Economica e Social in Cuba” in mezzo a una crisi economica senza precedenti sull’isola.
Nicaragua: arrestati altri due preti denuncia la Chiesa cattolica locale
I detenuti sono padre Pastor Eugenio Rodríguez Benavides, parroco della chiesa Divina Providencia a Jalapa, nel dipartimento di Nueva Segovia, e padre Leonardo Guevara, parroco della cattedrale di Estelí.
Paolo Manzo, 24 maggio 2022
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