Dopo l’assurdo blocco degli sfratti – “benedetto” persino dalla Corte costituzionale, con motivazioni ancora non note ma inquietanti nella loro anticipazione tramite comunicato stampa – un aumento di imposizione sugli immobili affittati sarebbe il definitivo colpo di grazia al settore, con conseguenze devastanti soprattutto per gli inquilini (famiglie e commercianti).
Nel frattempo, le indiscrezioni sulla manovra non sono certo rassicuranti, per usare un eufemismo, soprattutto quelle riguardanti la possibile soppressione del bonus facciate e la mancata proroga del superbonus 110% per le case unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti. Con riferimento al superbonus, in particolare, c’è da sperare che i partiti che hanno criticato questa ipotesi (il 95% della maggioranza, più o meno) non arriveranno a dichiararsi soddisfatti in caso di proroga condizionata a improbabili parametri Isee: un incentivo pensato per conseguire l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica del nostro patrimonio immobiliare non merita di essere trattato come il bonus tv…
Giorgio Spaziani Testa, 28 ottobre 2021