Commenti all'articolo Altro che evasione fiscale, l’emergenza nazionale è la dissipazione burocratica
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adl
1 Settembre 2020, 11:43 11:43
L’evasione fiscale è a mio avviso una grandezza inclusa nella entità numerica definita dissipazione burocratica. Basta mettere in relazione le seguenti grandezze esportazione di capitali che include anche in parte materia imponibile sottratta al fisco e accertamenti a soggetti detentori di conti all’estero.
La macchina fiscale italiana non “segue i soldi” è dimensionata e lavora sull’evasione bagatellare interna o di sopravvivenza che è una piccola parte del totale, e non certo per quella di mr. Bizos e compagni, che non paga un solo dollaro neanche al commander in chief zio Donald e grazie anche al virus ha continuato e completato l’opera di sterminio della microimpresa italiana.
Werner
1 Settembre 2020, 11:12 11:12
Giusto criticare la burocrazia inefficiente, ma non bisogna demonizzare lo Stato come entità. Sono questi burocrati parassiti e inetti che sono contro lo Stato, perché lo fanno funzionare male. Questo avviene perchè l’interesse individuale prevale, se non addirittura si sostituisce, al senso del dovere verso le istituzioni e la comunità. E la comunità, quest’ultima, fino a prova contraria è quella che attraverso le tasse che paga, mantiene questi burocrati con lo stipendio.
Pigi
1 Settembre 2020, 8:13 8:13
I problemi nascono dalla costituzione, l’art. 97.
In particolare, la riserva di legge, viene interpretata come la necessità di regolare minuziosamente ogni aspetto della pubblica amministrazione.
E’ da qui che arriviamo alla mostruosità della legge sugli appalti.
Allora, va fatta saltare la riserva di legge.
Nuova versione dell’art. 97
“i pubblici servizi sono gestiti secondo la migliore scienza ed esperienza”
Esistono buone pratiche, a livello di privati e anche pubbliche amministrazioni estere, che permettono di scegliere a chi affidare i lavori, che qualche volta potrebbero anche coincidere con il risultato ottenuto seguendo il codice degli appalti, ma la maggior parte delle volte no.
Albert Nextein
31 Agosto 2020, 20:47 20:47
Reagan lo disse semplicemente.
Lo stato non è la soluzione, ma il problema.
zazza456
31 Agosto 2020, 20:33 20:33
Da persona che ha a che fare con la schifezza che e’ la PA ritengo i seguenti punti fondamentali per mettersi in riga: 1) Abolizione del codice dei contratti (niente deroghe, quella legge e’ un mostro); 2) Rifacimento totale del codice dell’ambiente (che si concentra troppo sui danni ambientali senza andare a guardare le cause – che possono anche non essere dolose o colpose); 3) Abolizione delle idiozie quali l’Autorizzazione unica ambientale, che altro non e’ che un mostro giuridico che fa perdere solo tempo alle imprese, piuttosto potenziare i controlli ex post e non quelli ex ante.; 4) Cancellare l’ANAC e le loro ridicole linee guida e piani anticorruzione dall’orbe terracqueo. Sono delle mostruosità che non servono a niente; 5) Introdurre veri sistemi aziendalistici di misurazione dei risultati nel pubblico – non l’inutile piano performance voluto da Brunetta e confermato dai successori; 6) Sempre per il pubblico eliminare il concorso pubblico (che i geni dei Padri Costituenti hanno inserito in Costituzione – folle!); 7) Piu’ controlli ex post e meno ex ante; 8) Smetterla di partire dal presupposto che il cittadino mente, il dipendente truffa, la partita Iva evade… 9) non tocco la magistratura perche’ gia’ si sa. 10) Rendere i tempi dei procedimenti sensati (ma lavorando ex post sarebbe piu’ fattibile). La legge che regola la durata dei… Leggi il resto »
stefano
31 Agosto 2020, 20:25 20:25
I soldi del recovery found il paese NON LI VEDRA’ MAI. E qualora dovesse vederne un parte, saranno (per fortuna dalla UE) dirottati nella direzione opposta a quella che questi imbecilli stanno pensando.
Dovranno attivare il MES e con il MES finalmente il paese di fatto sara’ commissariato.
Allora oltre che alla millantata evasione fiscale,riconducibile per il 75 % alla criminalità organizzata ,strumentalizzata da tutti i governi per continuare a sperperare i soldi nelle peggio maniere ,saranno finalmente costretti a tagliare e ottimizzare la spesa pubblica che costa 5 volte l’evasione fiscale.
L’evasione fiscale è a mio avviso una grandezza inclusa nella entità numerica definita dissipazione burocratica. Basta mettere in relazione le seguenti grandezze esportazione di capitali che include anche in parte materia imponibile sottratta al fisco e accertamenti a soggetti detentori di conti all’estero.
La macchina fiscale italiana non “segue i soldi” è dimensionata e lavora sull’evasione bagatellare interna o di sopravvivenza che è una piccola parte del totale, e non certo per quella di mr. Bizos e compagni, che non paga un solo dollaro neanche al commander in chief zio Donald e grazie anche al virus ha continuato e completato l’opera di sterminio della microimpresa italiana.
Giusto criticare la burocrazia inefficiente, ma non bisogna demonizzare lo Stato come entità. Sono questi burocrati parassiti e inetti che sono contro lo Stato, perché lo fanno funzionare male. Questo avviene perchè l’interesse individuale prevale, se non addirittura si sostituisce, al senso del dovere verso le istituzioni e la comunità. E la comunità, quest’ultima, fino a prova contraria è quella che attraverso le tasse che paga, mantiene questi burocrati con lo stipendio.
I problemi nascono dalla costituzione, l’art. 97.
In particolare, la riserva di legge, viene interpretata come la necessità di regolare minuziosamente ogni aspetto della pubblica amministrazione.
E’ da qui che arriviamo alla mostruosità della legge sugli appalti.
Allora, va fatta saltare la riserva di legge.
Nuova versione dell’art. 97
“i pubblici servizi sono gestiti secondo la migliore scienza ed esperienza”
Esistono buone pratiche, a livello di privati e anche pubbliche amministrazioni estere, che permettono di scegliere a chi affidare i lavori, che qualche volta potrebbero anche coincidere con il risultato ottenuto seguendo il codice degli appalti, ma la maggior parte delle volte no.
Reagan lo disse semplicemente.
Lo stato non è la soluzione, ma il problema.
Da persona che ha a che fare con la schifezza che e’ la PA ritengo i seguenti punti fondamentali per mettersi in riga: 1) Abolizione del codice dei contratti (niente deroghe, quella legge e’ un mostro); 2) Rifacimento totale del codice dell’ambiente (che si concentra troppo sui danni ambientali senza andare a guardare le cause – che possono anche non essere dolose o colpose); 3) Abolizione delle idiozie quali l’Autorizzazione unica ambientale, che altro non e’ che un mostro giuridico che fa perdere solo tempo alle imprese, piuttosto potenziare i controlli ex post e non quelli ex ante.; 4) Cancellare l’ANAC e le loro ridicole linee guida e piani anticorruzione dall’orbe terracqueo. Sono delle mostruosità che non servono a niente; 5) Introdurre veri sistemi aziendalistici di misurazione dei risultati nel pubblico – non l’inutile piano performance voluto da Brunetta e confermato dai successori; 6) Sempre per il pubblico eliminare il concorso pubblico (che i geni dei Padri Costituenti hanno inserito in Costituzione – folle!); 7) Piu’ controlli ex post e meno ex ante; 8) Smetterla di partire dal presupposto che il cittadino mente, il dipendente truffa, la partita Iva evade… 9) non tocco la magistratura perche’ gia’ si sa. 10) Rendere i tempi dei procedimenti sensati (ma lavorando ex post sarebbe piu’ fattibile). La legge che regola la durata dei… Leggi il resto »
I soldi del recovery found il paese NON LI VEDRA’ MAI. E qualora dovesse vederne un parte, saranno (per fortuna dalla UE) dirottati nella direzione opposta a quella che questi imbecilli stanno pensando.
Dovranno attivare il MES e con il MES finalmente il paese di fatto sara’ commissariato.
Allora oltre che alla millantata evasione fiscale,riconducibile per il 75 % alla criminalità organizzata ,strumentalizzata da tutti i governi per continuare a sperperare i soldi nelle peggio maniere ,saranno finalmente costretti a tagliare e ottimizzare la spesa pubblica che costa 5 volte l’evasione fiscale.