Cultura, tv e spettacoli

Altro che “oscena”, l’opera di Pesce è pura arte

“Tu Si Na Cosa Grande” a Napoli scatena le polemiche per via della sua forma “fallica”. Ma Sgarbi va controcorrente

Gaetano Pesce è stato il più grande designer eretico degli ultimi anni e “Tu Si Na Cosa Grande” si contrappone ad un’opera vecchia e finta perché fu ricostruita da un prototipo che è al museo Madre. Siamo passati dalla Venere degli Stracci al riferimento a Pulcinella.

Il fatto che un’opera d’arte faccia discutere è il significato stesso, vuole determinare ironia, divertimento e quindi “Tu si ‘na cosa grande” è il riferimento al sesso.
È un passo avanti molto significativo rispetto all’opera precedente ed è una testimonianza di talento e creatività.

Non c’è da parte di Pesce una provocazione, ma un’interpretazione delle mille anime di Pulcinella, una delle quali è anche quella che ha una forza di trazione erotica che si vede in quest’opera col riferimento sentimentale dei due cuori trafitti. Promozione alla città? Viene guardata con ironia e divertimento, non solo c’è una comunicazione fredda e turistica, ma è appassionata, calda e grande.

Vittorio Sgarbi, 14 ottobre 2024

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