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Anatomia del fondamentalismo politicamente corretto - Seconda parte

Ma che strana, questa democrazia delle ossessioni e delle contorsioni che nega qualsiasi pluralismo e legittima la follia irrazionalista, ultra-romantica. Una democrazia che si alimenta di censure, di avvertimenti, di sabotaggi e di statue martellate. Che funziona non in base ai riscontri scientifici, fattuali, ma alle ospitate televisive dei virologi più alla moda e politicamente sorretti. Certo, nel mondo in genere e in Italia in specie non ha mai avuto troppa fortuna la democrazia del dissenso e della riflessione, a spuntarla sono sempre i tribuni, i violenti, i fanatici e ne abbiamo memoria recente, i furibondi anni ’70 dei miraggi e degli abbagli di massa sono lì, a un passo dalla memoria.

Ma, dopo tanto sangue versato, gli anticorpi dove sono? Dove, se i meccanismi si riproducono ancora più assurdi e più tragici? Dove, se i cretini hanno sempre più voce in capitolo e tratteggiano democrazia formato Isis che discrimina perfino in base alla traspirazione? Quando si dice: non condivido il tuo pensiero, ma darei la vita, la tua, perché tu non possa manifestarlo.

Max Del Papa, 10 giugno 2020

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