Politica

Anche governo e Cts si scoprono “no super green pass”

L’ipotesi di Franco Locatelli: “Tampone ai vaccinati per i grandi eventi”. Così muore il super green pass

Politica

Locatelli, Speranza e Draghi si scoprono dei no super green pass. Strumento che, appena nato, già si avvia verso la sua fine. Addio super lasciapassare per vaccinati, addio regola delle 2G per immunizzati e guariti. Dopo la (folle) decisione di costringere chi arriva dall’estero a presentare un test (rapido o molecolare) per poter accedere in Italia, ora il Cts ragiona sulla possibilità di chiedere ai vaccinati di tamponarsi per accedere ai grandi eventi. Di fatto, due mosse che uccidono il super green pass, pensato in teoria proprio per favorire i vaccinati rispetto ai non vaccinati, togliendo a quest’ultimi la possibilità di accedere alla vita sociale per tramite di un test negativo.

L’idea l’ha lanciata ieri Franco Locatelli. L’obbligatorietà del tampone anche per i vaccinati per partecipare ai grandi eventi è “un’ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare”. Il coordinatore del Cts e presidente del Css, intervistato da Sky, ha spiegato che intende tutelare “il vantaggio accumulato dall’Italia” e per farlo, oltre ai tamponi per gli immunizzati, vorrebbe anche reintrodurre le mascherine all’aperto, misura paventata già qualche giorno fa poco prima dell’ultimo consiglio dei ministri e poi per fortuna abortita in extremis.

Il fatto che si stia correndo verso l’obbligo di test anche per chi s’è fatto prima, seconda e terza dose significa, di fatto, due cose. Primo, che il vaccino perde efficacia più rapidamente di quanto pensassimo. E dunque anche chi s’è vaccinato rischia in pochi mesi di infettarsi, contagiare e chissà, forse anche ammalarsi. Secondo, che il super green pass non era, e non è, quel sigillo di garanzia che ci hanno raccontato. Il motivo è semplice, e abbiamo provato a spiegarlo ieri anche a Sandra Amurri: vaccinato o meno, nessuno può sapere al 100% di non essere positivo. Solo un tampone negativo lo certifica. Dunque il vaccinato con super green pass potrebbe essere infetto, non saperlo, ed entrare in discoteca come se nulla fosse grazie al suo super lasciapassare. Che discrimina sì, ma non protegge un piffero. Devono averlo capito anche Draghi, Speranza e Locatelli. Che in poche ore dalla sua introduzione si sono subito scoperti dei no super green pass.