Pillole Ricossiane

Anche i migliori ci cascano: il fascino giovanile della sinistra

Gli scritti di Sergio Ricossa, economista e liberale vero, per leggere il presente

ricossa sinistra

Una delle vulgate in auge da tempo in Italia è l’assunto secondo il quale le persone di cultura, gli artisti, gli scrittori etc sarebbero tutti di sinistra e questo dimostrerebbe la bontà della sinistra stessa. Se sei persona di cultura sei di sinistra, viceversa se non sei di sinistra non sei di cultura. Come le sirene di Ulisse, cantando questi argomenti, “gli addetti alla cultura” catturano i cuori dei giovani, ai quali però non dicono che quelle ideologie hanno dato vita ad alcuni dei peggiori regimi della storia dell’umanità.

Inoltre, si guardano bene dal far presente che le condizioni di cui godono per esprimere la loro cultura e vena artistica, derivano da sistemi politici ed economici ispirati a principi di libertà civili, politiche, religiose ed economiche e non da sistemi di stampo socialista (comunista o nazional-socialista che dir si voglia). Il motivo della diffusione della suddetta vulgata è spiegato dall’alto numero di “sirene” in azione nei diversi centri di creazione della cultura e dell’informazione, come abbiamo già spiegato.

Nel suo mitico Manuale di sopravvivenza a uso degli italiani onesti (Rizzoli-1997), Sergio Ricossa dedica ai giovani un capitolo dal titolo “Della Sinistra”: L’onesto più avvertito, più sagace, più scettico, non è totalmente refrattario, se in età giovanile, al richiamo da prosseneta della Sinistra. Ci cascarono addirittura Popper e Hayek. ‘Per due o tre mesi circa mi considerai comunista’ (Popper; ”un attimino”). Le prostitute dicono ai giovanotti: ‘Se non ti fermi, non sei un uomo’. La sinistra, invece: ‘Se non vieni con me, non hai cuore’. Nessun politico è avaro di buoni sentimenti, la sinistra li erutta, e i giovani, ai quali dedichiamo questo capitolo del manuale, restano abbacinati dalla pirotecnia”.

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Anche Winston Churchill soleva dire che chi da giovane non è laburista è senza cuore, ma chi continua ad esserlo da adulto è senza cervello. Ed è ai giovani cervelli che si rivolge Ricossa, perché non si facciano abbindolare da “ricette preconfezionate”, preparate da persone faziose e servite come verità assolute da chi ha a cuore le proprie mire e non la formazione di giovani menti aperte: “Giovane lettore onesto, dimentichi il dipolo sinistra-destra, inesistente e tuttavia capace di produrre la tragedia o la farsa […] Analizzi i contenuti della politica, senza badare alle etichette, e si salverà (forse) dalle ubriacature e dagli avvelenamenti. Auguri di vita lunga e serena. Non facciamo economia: vivete in aeternum”. [Ibid]

Fabrizio Bonali, 12 luglio 2023