Anche in Germania l’auto elettrica fa flop

Il sogno tedesco di avere 15 milioni di veicoli elettrici in strada entro il 2030 sta svanendo: auto troppo care e infrastrutture ancora al palo

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Germania auto elettriche

Il cammino della Germania verso un futuro dominato dai veicoli elettrici  sta incontrando delle difficoltà che potrebbero rallentare, o addirittura deviare, il percorso verso l’obiettivo di avere 15 milioni di auto green sulle strade entro il 2030. Come racconta Bloomberg, questo obiettivo, che una volta sembrava a portata di mano, ora appare sempre più incerto di fronte a una serie di sfide emergenti nel settore automobilistico.

BMW, sotto la guida del suo CEO Oliver Zipse, ha adottato una strategia di “flessibilità produttiva” che le consente di adattare la produzione a seconda della domanda di motori a combustione, ibridi ed elettrici. Questo approccio, inizialmente visto con scetticismo per la sua mancanza di aggressività nei confronti di concorrenti come Tesla, sta dimostrando la sua validità in un momento in cui l’adozione dei veicoli elettrici sta rallentando e i veicoli ibridi plug-in stanno invece riacquistando popolarità.

La situazione della domanda di auto green in Germania non è ottimale. Jan Burgard, alla guida della consulenza strategica di Berylls Strategy Advisors, ha osservato che “la domanda di veicoli elettrici in Germania non sembra buona quest’anno”. Tra le problematiche principali vi sono la saturazione del mercato di fascia alta e l’offerta limitata nel segmento sotto i 25.000 euro. L’iniziale fervore per le elettriche si sta scontrando con la realtà di infrastrutture di ricarica inadeguate e prezzi elevati, che ostacolano una diffusione capillare.

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Gli incentivi governativi hanno svolto un ruolo chiave nel promuovere il mercato delle elettriche, ma questi stanno subendo tagli sia in Europa che negli Stati Uniti. In Germania, la riduzione degli incentivi prevista per dicembre potrebbe portare a un calo delle vendite del 14% quest’anno, segnando la prima flessione dal 2016. Questo solleva interrogativi sulla fattibilità dell’obiettivo tedesco dei 15 milioni di elettriche senza un rinnovato impegno del governo.

L’infrastruttura di ricarica è un pilastro fondamentale. Il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, ha annunciato un ambizioso piano di investimenti da 6,3 miliardi di euro per ampliare la rete di stazioni di ricarica. Tuttavia, l’avanzamento è più lento del previsto, con soltanto circa 105.000 punti di ricarica pubblici operativi in Germania a settembre dell’anno scorso, una cifra molto inferiore rispetto all’obiettivo di un milione entro il 2030.

Il rallentamento nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica, unito agli alti costi dell’energia elettrica e ai prezzi elevati delle elettriche rispetto ai veicoli a motore a combustione, rende sempre più incerto il raggiungimento dell’obiettivo dei 15 milioni di auto a batteria. Senza ulteriori aiuti o incentivi, questo traguardo appare sempre più irrealistico agli occhi di molti analisti.

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