Commenti all'articolo Anche nel digitale, avanza il sovranismo

Torna all'articolo
guest
16 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Giuseppe Solla
Giuseppe Solla
18 Luglio 2020, 10:34 10:34

Prendi il meglio di Linux (Unix), aggiungi una interfaccia amichevole con tanti programmi a disposizione (anche gratuiti) ed avrai MacOS. Certo, devi comprarti un Mac ma per molti anni non avrai problemi.
Ps: la prima cosa che noterai sul Mac, a parte l’interfaccia semplice, bella ed amichevole, è che le scritte si vedono bene, chiare e facilmente leggibili.

GIOVANNI SOLAZZO
GIOVANNI SOLAZZO
17 Luglio 2020, 23:04 23:04

Da 15 anni uso ubuntu. Gli enti pubblici dovrebbero usare solo quello. Nelle operazioni fondamentali Ubuntu che è una distribuzione di Linux lo possono usare anche i bambini. Certo per operazioni più complesse occorre cercare in rete e non sempre si trova al soluzione, ma non è così anche per Win? Ubuntu non va mai in crash e non ha bisogno di antivirus.

johnkoenig
johnkoenig
17 Luglio 2020, 22:38 22:38

Linux è talmente libero che Richard Stallman se ne è sempre tenuto fuori creando GNU. Quella di Linux come la quinta essenza della libertà è una visione a dir poco romantica. Dagli anni duemila si è capito che tale sistema è stato fortemente appoggiato da grandi società, quali IBM, HP e altri che avevano necessità di combattere lo strapotere di Microsoft senza esporsi in prima persona. Col tempo si è capito che molte delle funzionalità di Linux sono state introdotte da grandi software house, come nel caso di SCO, protagonista di una grande battaglia legale ai danni di Linux.
Infine, gli aggiornamenti del kernel sono decisi da un comitato del quale fanno parte quasi tutti i maggiori player dell’informatica, con in testa la stessa Microsoft.
Linux offre alcune possibilità, ma non rappresenta certamente la libertà che si vorrebbe fare credere. Basti guardare al mondo Java, ormai saldamente nelle mani di Oracle.

Davide V8
Davide V8
17 Luglio 2020, 20:35 20:35

Io mi chiedo perchè non sia possibile avere, anche pagando, un sistema operativo che rispetti la privacy, ma un po’ più user friendly di Linux.

Luca Beltrame
Luca Beltrame
17 Luglio 2020, 19:24 19:24

Premessa: utilizzo software libero da più di quindici anni e ho anche contribuito (molto meno di quello che avrei voluto, purtroppo) personalmente a un po’ di software di questo tipo. Detto questo, parlare di “sovranismo” relativo al software libero mi sembra una cosa esagerata. Il software libero parla per l’appunto di “libertà” (che non significa necessariamente qualcosa senza costo), che rispetti quattro principi fondamentali: – La possibilità di usare un programma a proprio piacimento, per qualunque scopo – La possibilità di studiare un programma per vedere come funziona e cambiarlo a proprio piacimento (utilizzando il codice sorgente) – La possibilità di ridistribuire copie del software stesso – La possibilità di ridistribuire copie modificate del software stesso. Niente di più di questo. L’esempio dei formati dei file è importante, ma richiederebbe molto più spazio per spiegare perché è importante avere software libero e standard aperti nelle pubbliche amministrazioni. Quello che è sicuro, è che può far guadagnare parecchio. Red Hat, che pure distribuisce software gratis (attraverso i propri contributi al codice), è diventata una ditta che fatturava centinaia di milioni di dollari, e poi è stata acquisita da IBM. SUSE, una ditta tedesca, fa lo stesso, e il suo software pilota un sacco di sistemi di vendita in giro per l’Europa. Ma non parliamo di sovranismo, per favore. I principi del… Leggi il resto »

Marcoc74
Marcoc74
17 Luglio 2020, 19:08 19:08

D’accordissimo con l’articolo. Infatti deve partire l’adozione di questo sistemi proprio dalla scuola e dal settore pubblico, per diventare di largo utilizzo e mandare a quel paese Msoft.
Inoltre, ho letto, che un viceministro tedesco sta pensando di proporre di adottare tutta una infrastruttura digitale europea, che permetta alla UE di non dipendere più da America e Asia per software, hardware, cloud, ecc.
Nell’articolo si diceva che non è ancora troppo tardi per emanciparsi e che sarebbe stato proposto nel semestre tedesco di guida della Ue.
Speriamo vivamente ci si possa riuscire.