Esteri

Anche Zelensky deve saper perdere - Seconda parte

Putin e il presidente ucraino mollino l’osso. Oppure si rischia lo scontro finale: Kiev come Mariupol

L’unico rifugio è dubitare sempre, specie quando tutti, anche colleghi che avevano schivato la noiosa e tranquilla naja italiana, indossano l’elmetto. Questa inerzia conduce dritta a due soluzioni:la libanizzazione – o balcanizzazione o quel che volete di stati a brandelli – con un paese spartito in ostilità permanenti (l’Occidente, quando affida alla forza e non alle idee e agli stili di vita la sua egemonia è piuttosto abile nel creare Stati falliti ), Kiev salva e i carri armati che ripiegano e si accontentano di questa Kraina filorussa ingrandita. O la battaglia finale, Kiev come Mariupol. Più uomini in guerra, più armi, e armi peggiori, e alla guerra come alla guerra, senza risparmio di vite, è in gioco la democrazia, ma non mandiamo aerei, è adozione a distanza di sicurezza.

Vedremo nelle prossime ore, quando qualcuno ci tratterà da vili egoisti, preoccupati solo di carburante e olio di mais, noi italiani che per cultura conosciamo l’umanissima arte di saper perdere.

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