Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così le recenti notizie riguardanti il Natale, le polemiche politicamente corrette riguardanti una trasmissione andata in onda sulla Rai e il commissario tecnico italiano di scherma.
“Allora ragazzi – ha esordito il conduttore – a me del Natale religioso non frega molto naturalmente. Sono ateo dunque non do grande importanza ai simboli religiosi, però mi fa impazzire chi predica inclusione per il politicamente corretto e per non urtare la sensibilità. Io impazzisco di fronte a questa cosa: non c’è una vera e propria persona in carne e ossa che si lamenta però non bisogna urtare le sensibilità. Qual è la notizia? Al posto di Gesù hanno messo ‘cucù’. Ripeto, al posto di Gesù hanno messo cucù. Scuola primaria Edmondo de Amicis, provincia di Padova, Agna. Le insegnanti hanno cambiato strofe e anche i testi della recita di Natale togliendo il nome di Gesù, la natività e i riferimenti cristiani. Tutto questo perché? In un’ottica di inclusione nei confronti delle famiglie di diversa nazionalità e religione e dunque perché nessuno si offenda. Ma andate a fare in cul*”.
Il conduttore di Radio24 è passato poi a commentare la situazione dello chef Barzetti, accusato di sessismo: “Durante una trasmissione sulla Rai, uno chef, tale Barzetti, ha fatto un’uscita scherzosa dicendo che lui va a ‘stordire la preda’. Cosa vuol dire? Far bere una donna, si riferiva peraltro alla moglie. ‘Vai a stordire la preda’. Per carità di Dio, in questi tempi non si può dire. Scuse dello chef, scuse della Clerici, scuse dell’azienda. Chi era la vittima? Nessuno, non c’era vittima. Non si può dire e tutti a chiedere scusa, siamo alla follia”.
Infine, il conduttore ha espresso il suo sostegno per il commissario tecnico italiano di scherma: “Di fronte a un rapinatore, già ricercato per omicidio, lo ha messo KO con un pugno. L’ha disarmato e poi gli ha dato un pugno. Adesso mettetelo sotto processo questo signore. Mettetelo sotto processo per violenza oppure per eccesso di legittima difesa. ‘Forse non doveva dargli un pugno, doveva limitarsi a disarmarlo. Il pugno è eccessivo, dirà qualcuno. Ha 93 anni: provate a metterlo sotto processo, provate a metterlo in galera. Magari l’algerino lo denuncerà per violenza”.