Andrea Purgatori sarebbe morto a causa di un arresto cardiocircolatorio: i consulenti della procura, attraverso l’autopsia eseguita ieri, avrebbero riscontrato come causa del decesso il tumore primitivo al polmone, un cancro di 7 centimetri, sebbene l’incompletezza degli accertamenti post-mortem impongano una certa cautela.
L’autopsia sul corpo di Andrea Purgatori
L’esame autoptico è stato svolto dal professor Luigi Marsella dell’Università di Tor Vergata. Sei gli specialisti, tra medici legali, radiologi e anatomopatologi, presenti all’autopsia, inclusi i rappresentanti della difesa e della parte civile. Da quanto si è appreso, al momento esiste un’ipotesi primaria risultante da questa indagine, ma sarà necessario attendere gli esami istologici e microbiologici per risolvere tutti i dubbi relativi alle cause del decesso.
L’indagine della procura
Nel frattempo, prosegue l’indagine su eventuali diagnosi errate e cure inappropriate. Il sospetto della famiglia è infatti che la diagnosi di metastasi cerebrali potrebbe essere stata erronea. La procura ha iscritto nel registro degli indagati professori della clinica privata Pio XI, Gianfranco Gualdi e Claudio Di Biasi. I risultati definitivi dell’autopsia, attesi per il prossimo settembre, saranno cruciali per stabilire se ci siano state delle negligenze mediche nel trattamento del caso Purgatori. Sull’ipotesi di un’infezione, circolata nei giorni scorsi, al momento non vi sarebbero riscontri certi. Ma non è detto che non venga disposta un’indagine microbiologica apposita per escludere o accertare l’eventuale presenza di agenti patogeni.
Per approfondire
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Nel mentre, è stato comunicato che i funerali del giornalista si terranno venerdì 28 luglio alle ore 10 a Roma, in Santa Maria in Montesanto di piazza del Popolo. Oggi, giovedì 27 luglio, dalle 15 alle 19, è prevista la camera ardente in Campidoglio. Un momento di commiato che toccherà il cuore di tutti coloro che hanno apprezzato il lavoro e la professionalità di Andrea Purgatori.