Antirazzisti razzisti: la parola di Juan Jesus vale di più perché è nero?

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Zanzara 28 marzo 2024

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato la richiesta di 30 mesi di carcere per l’ex presidente della federazione calcistica spagnola Luis Rubiales, i test psico-attitudinali per i magistrati e la proposta del sindaco di Vicenza di concedere gli spazi pubblici solamente a chi si dichiara antifastista.

Riguardo al caso spagnolo, Cruciani ha commentato: “Hanno chiesto 30 mesi di carcere per violenza sessuale e coercizione ai danni della calciatrice per quel bacio rubato su un palco durante una premiazione dopo la vittoria della Coppa del Mondo Femminile. Uno schifo osceno, non il bacio ma il fatto che finisca sul banco degli imputati”.

Quanto ai test psico-attitudinali per i magistrati, Cruciani ha dichiarato di essere totalmente contrario: “I magistrati possono essere buoni, cattivi, bravi, coscienti, inconscenti. Non sarà un test psicologico, fatto da chi poi e con quali metodi, a far capire se un magistrato è capace o non è capace. È impossibile capirlo prima, impossibile”. Sul tema dei test antidroga per i politici, il conduttore ha replicato: “Sono anche contrario a quello che dice il magistrato Gratteri, grande procuratore a Napoli ma anche grande esperto di mafia. Gratteri dice che bisogna fare i test antidroga anche ai politici. Sbagliato anche quello, nessun test antidroga ai politici, non serve a un cazzo”.

Il conduttore di Radio 24 ha poi ripreso il caso Juan JesusAcerbi: “Ancora sulla vicenda il razzismo, o meglio presunto tale, del giocatore di calcio. Non c’è uno straccio di prova, perché la parola di Juan Jesus, giocatore del Napoli, dovrebbe valere di più di quella del suo collega Acerbi che gioca nell’Inter? Non si capisce perché. L’offeso è di colore, forse solo per questo la sua parola dovrebbe valere più della parola dell’altro senza prove. Un caso classico di antirazzismo di professione”.

Infine, Cruciani si è scagliato contro il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, per la sua proposta del “bollino antifascista”: “Chiedere di firmare dicendo «sono antifascista», è una privazione, una forzatura rispetto alla libertà personale. Io posso affittare una sala del comune di Vicenza ed essere anche fascista, sono caz** miei. Questa roba qui serve a creare casini e basta. È una cosa che non sta né in cielo né in terra”.

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