Commenti all'articolo Applausi a Mattarella, insulti ai malati: Sanremo è la casa degli orrori
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160 Commenti
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Luca
13 Febbraio 2022, 18:23 18:23
Come da tradizione non ho sprecato il mio tempo guardando il festival dell’ipocrisia e della menzogna. Il reiterare patetico dei temi cari alla nostra sinistra di regime mi ha sempre dato la nausea. I veri razzisti ed omofobi sono coloro che di certi temi hanno sempre bisogno di parlare. Le persone veramente tolleranti e libere certe masturbazioni mentali non le hanno.
Corrado
6 Febbraio 2022, 13:55 13:55
Bravissimo! Il festival, subito dopo lo squallido teatrino dei sedicenti politici, é la quintessenza dell’ omologazione, del pensiero unico e, come tale, va propinato al popolo, per far dimenticare la schifezza cattocomunista perpetrata per il Quirinale. È il nuovo/vecchio “cannabis” per gli italiani, per tenerli tranquilli almeno per un po’, almeno fino a quando avranno ancora qualche soldo per sfamarsi. Il neo-bolscevismo, composto da cattocomunisti e radical-schic, ha colpito ancora!
ANTICOMUNISTA
5 Febbraio 2022, 17:41 17:41
Se penso che i soldi spillati ai cittadini con il canone RAI (dalla bolletta dell’energia elettrica) servono a pagare i sermoni televisivi sul senso della vita di un ricco trans, i deliri di fiorello, gli inchini a 90 gradi al regime di amadeus e soprattutto la blasfemia di achille lauro (tutti personaggi ignobili, ma appecorati al sinistro regime radical chic e “politically correct”, come dicono i pagliacci) si risvegliano i peggiori istinti.
Provate a prendere per il culo Maometto, anziché la religione cattolica, se avete i c….i!
GRAZIELLA
5 Febbraio 2022, 16:16 16:16
Grande Max, la penso come te, complimenti, hai espresso in modo netto il clima ipocrita che si respira ovunque
Claudia
4 Febbraio 2022, 12:50 12:50
Bravo Porro hai scritto con le mie parole… questo festival è proprio un orrore diretto dalka regia di stato
Daniela Geraci
4 Febbraio 2022, 12:07 12:07
Sono completamente d’ accordo con Max del Papa, siamo stanchi e delusi, anni e anni di questo regime hanno spappolato i cervelli. La gente non riesce più a pensare autonomamente, si attacca al carro del primo che strilla, o del primo che canta isolandosi dalla vera realtà.
Come da tradizione non ho sprecato il mio tempo guardando il festival dell’ipocrisia e della menzogna. Il reiterare patetico dei temi cari alla nostra sinistra di regime mi ha sempre dato la nausea. I veri razzisti ed omofobi sono coloro che di certi temi hanno sempre bisogno di parlare. Le persone veramente tolleranti e libere certe masturbazioni mentali non le hanno.
Bravissimo! Il festival, subito dopo lo squallido teatrino dei sedicenti politici, é la quintessenza dell’ omologazione, del pensiero unico e, come tale, va propinato al popolo, per far dimenticare la schifezza cattocomunista perpetrata per il Quirinale. È il nuovo/vecchio “cannabis” per gli italiani, per tenerli tranquilli almeno per un po’, almeno fino a quando avranno ancora qualche soldo per sfamarsi. Il neo-bolscevismo, composto da cattocomunisti e radical-schic, ha colpito ancora!
Se penso che i soldi spillati ai cittadini con il canone RAI (dalla bolletta dell’energia elettrica) servono a pagare i sermoni televisivi sul senso della vita di un ricco trans, i deliri di fiorello, gli inchini a 90 gradi al regime di amadeus e soprattutto la blasfemia di achille lauro (tutti personaggi ignobili, ma appecorati al sinistro regime radical chic e “politically correct”, come dicono i pagliacci) si risvegliano i peggiori istinti.
Provate a prendere per il culo Maometto, anziché la religione cattolica, se avete i c….i!
Grande Max, la penso come te, complimenti, hai espresso in modo netto il clima ipocrita che si respira ovunque
Bravo Porro hai scritto con le mie parole… questo festival è proprio un orrore diretto dalka regia di stato
Sono completamente d’ accordo con Max del Papa, siamo stanchi e delusi, anni e anni di questo regime hanno spappolato i cervelli. La gente non riesce più a pensare autonomamente, si attacca al carro del primo che strilla, o del primo che canta isolandosi dalla vera realtà.