L’attivista climatica, Greta Thunberg, è stata arrestata oggi a Londra, secondo quanto dall’agenzia Reuters. Thunberg era intervenuta durante una manifestazione contro le compagnie petrolifere e del gas nel centro della città: in un hotel vicino ad Hyde Park, infatti, sono radunati i più grandi business man degli idrocarburi per l”Energy Intelligence Forum. Gli attivisti hanno bloccato tutti gli ingressi dell’albergo e avrebbero impedito anche ai delegati di entrare. Greta ha attaccato la conferenza “a porte chiuse” e puntato il dito contro i “lobbisti del distruttivo settore dei combustibili fossili”.
La giovane attivista, ideatrice nel 2018 delle proteste di Fridays for Future, quest’anno è già stata fermata o allontanata dalle proteste in diverse nazioni, tra cui Svezia, Norvegia e Germania. Un video condiviso da Attentive Media su X, mostra la Thunberg con indosso il distintivo “Oily Money Out” che sale su una camionetta della polizia e parla con un agente di polizia. Al momento, la polizia metropolitana londinese non ha confermato alla Reuters la notizia. Né ha voluto confermarla. Ma come detto non è la prima volta che Greta si fa prelevare di peso dalle forze dell’ordine. Solo poche settimane fa, è accaduto che per la terza volta, la polizia norvegese, senza tanti complimenti o riverenze, ha preso Greta Thunberg e l’ha portata in commissariato. L’arresto è avvenuto mentre lei era insieme ad altri manifestanti, protestava bloccando l’ingresso del Ministero delle Politiche Energetiche di Oslo. Il motivo? Da giorni, in Norvegia, gli attivisti ecologisti manifestavano per chiedere la rimozione di turbine eoliche da alcune zone di pascolo delle renne degli indigeni sami.
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La manifestazione era stata organizzata dalla Ong Fossil Free London cui poi si era aggregata anche la paladina delle proteste verdi. Agli attivisti non vanno giù i profitti dello scorso anno delle compagnie petrolifere, soldi “reinvestiti direttamente nell’espansione dei combustibili fossili, e non nell’energia verde”.
Franco Lodige, 17 ottobre 2023
Articolo in aggiornamento