Arrestata Greta Thunberg (e nessuno sbraita)

Il podcast di Alessandro Sallusti del 2 marzo 2023

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sallusti 2 mar

Metti che oggi in Italia qualcuno arrestasse Greta Thunberg. Metti, ma non puoi metterlo…

Succede che ieri, per la terza volta nel giro di poche settimane, la polizia norvegese, senza tanti complimenti o riverenze, ha preso Greta Thunberg per mani e piedi e a forza l’ha portata in commissariato. Un arresto in piena regola. Sì, proprio lei, la paladina dell’ambiente idolo di una intera generazione di ecologisti sognatori, trattata come una teppistella qualsiasi, perché insieme ad altri manifestanti, protestava bloccando l’ingresso del Ministero delle Politiche Energetiche, che ha sede nel centro di Oslo.

Il motivo? Da giorni, in Norvegia, gli attivisti ecologisti manifestano per chiedere la rimozione di turbine eoliche da alcune zone di pascolo delle renne degli indigeni sami. Ecco, nella democratica Norvegia non è che è vietato protestare, è vietato bloccare un ministero anche se ti chiami Greta Thunberg, la cui traduzione forzata non ha destato scandalo tra i norvegesi, ma neppure, a dire il vero, tra gli attivisti del resto del mondo. E sapete perché? Perché a ordinarla è stato un governo di sinistra, quello della laburista Jonas Støre al potere dal 2021.

Immaginatevi ora se quel governo fosse stato di destra, magari populista, e immaginatevi se la stessa cosa accadesse in Italia, dove il governo di destra c’è. Mettere le mani addosso alla Thunberg per far valere leggi e diritti? Non scherziamo, scoppierebbe la rivoluzione mediatica e politica. Da noi la passano liscia i seguaci di Greta che bloccano strade e autostrade, quelle che imbrattano dipinti e statue, opere d’arte.

Da noi, insomma, gli estremisti, che siano ecologisti o anarchici, sono coccolati e protetti dalla sinistra e dai media e immagino che con l’avvento di Elly Schlein alla guida del Pd lo saranno ancora di più.

Temo che sia proprio vero il detto che da noi cose di destra può farle solo un governo di sinistra. Se un bacone affonda sotto Piantedosi è una strage di stato, quelli che affondavano sotto la Lamorgese tragiche fatalità.

Vabbè, io non farei il cambio tra i due governi e neppure con quello norvegese, ma l’idea che da qualche parte Greta debba rispondere dei suoi atti, proprio non mi dispiace.

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