Arrestati due jihadisti a Brescia: “Lodavano l’attacco di Hamas”

L’indagine partita a ottobre 2022. In manette due giovani pakistani: Hitler e le SS tra i loro punti di riferimento. Numerosi i post online contro gli ebrei e l’Occidente

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Jihad Brescia terroristi

Torna l’allarme terrorismo. E non solo a causa dell’ennesimo assalto jihadista a Parigi di sabato, in cui un terrorista – già in galera per radicalizzazione e schedato dalle autorità, ma che oggi spacciano per psicopatico – ha ucciso a coltellate un turista sotto la Tour Eiffel. Ma anche in Italia continuano ad operare soggetti vicini al radicalismo islamico. La Polizia di Stato ha portato a termine oggi una complessa operazione investigativa, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, che ha condotto all’arresto di due soggetti, entrambi di origine pakistana, di 22 e 20 anni, uno dei quali naturalizzato italiano. Entrambi sono accusati di aver diffuso idee fondamentaliste islamiche, avvalendosi di diversi canali virtuali, e di aver incitato all’odio razziale e alla violenza.

L’indagine, avviata nell’ottobre del 2022, ha messo in luce l’attività prolifica dei due giovani sul web, dove si sono distinti per la diffusione e la celebrazione di contenuti riguardanti Al-Qaeda, l’Isis, la Jihad Islamica Palestinese e il martirio. Questi contenuti, oltre a manifestare un marcato fondamentalismo religioso di matrice sunnita, sono via via andati arricchendosi di un’accesa componente antisemita e omofoba. Durante la conferenza stampa, gli inquirenti hanno spiegato che gli arrestati “hanno esaltato il recente attacco di Hamas contro Israele” e che tra i loro punti di riferimento avevano Hitler e le SS. “Dopo i tragici fatti del 7 ottobre scorso – si legge nella nota della polizia – gli arrestati hanno palesato la propria vicinanza ed il proprio plauso nei confronti delle azioni violente del braccio armato di Hamas, pubblicando contenuti che inneggiano al martirio come estrema forma di lotta ed esaltano le attività del gruppo terroristico Jihad Islamica Palestinese e della formazioe terroristica Al-Qassam – braccio armato di Hamas”.

L’odio non si è limitato al mondo virtuale, ma si è riversato nell’arena pubblica occidentale, mirando in particolare contro ebrei, membri della comunità Lgbt e l’Occidente in generale. I due giovani, inoltre, hanno manifestato un chiaro sostegno alle azioni violente del braccio armato di Hamas, esaltandone le attività e inneggiando al martirio come forma estrema di lotta.

Le indagini hanno consentito di individuare anche altri due soggetti, in contatto con i due principali indagati, che condividono la loro predilezione per i temi jihadisti. Uno dei due ha anch’egli usato il web per diffondere contenuti antisemiti e omofobi.

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