di Paolo Manzo
Dairo Antonio Úsuga, questo il suo vero nome, era il capo del Clan del Golfo. Su di lui c’era una taglia di 5 milioni di dollari degli Stati Uniti. ‘Otoniel‘ è stato catturato a Necoclí e da lì trasferito a Medellín. Il presidente Iván Duque ha dettagliato che “Otoniel” è stato catturato nell’operazione Osiride. Ha sottolineato che è il colpo più significativo che è stato dato al traffico di droga in questo secolo e che “è paragonabile solo alla caduta di Pablo Escobar“.
Il comandante generale delle forze militari, Fernando Navarro, ha spiegato che dal gennaio di quest’anno è stata cambiata la strategia per attaccare la rete “Otoniel”, per rivelare i corridoi di sicurezza del capo e aspettare che commettesse errori. L’operazione Osiris è stata dispiegata nelle prime ore di questo sabato, con più di 500 uomini e supporto aereo, con la quale è stato possibile chiudere ogni fuga, ottenendo la sua cattura intorno alle 3 del pomeriggio. Hanno circondato “Otoniel” attraverso l’intelligenza satellitare, che ha permesso di conoscere i suoi movimenti e prevenire una possibile fuga. La meticolosa operazione è riuscita a scoprire chi componeva il suo principale anello di sicurezza e persino il suo piatto preferito.
Lo cercavano da oltre un decennio ed era l’ultimo grande erede dei vecchi gruppi di “paramilitari” smobilitati durante il governo di Álvaro Uribe. Otoniel – la cui vita si muoveva tra i lussi e gli eccessi dei grandi capi e l’intensa persecuzione che lo costringeva a dormire non più di qualche notte nello stesso posto, di solito in mezzo alla giungla – guidava il Clan del Golfo, organizzazione criminale nota anche come gli Urabeños.
Úsuga ha iniziato la sua vita criminale all’età di 16 anni nell’Esercito Popolare di Liberazione (EPL), un gruppo di guerriglieri. Secondo fonti dell’intelligence, ‘Otoniel’ soffriva di diabete, una malattia che gli ha causato problemi ai reni e non pochi problemi di mobilità. Úsuga è considerato uno degli uomini più ricchi del mondo – per il traffico di cocaina – soprattutto grazie al suo ruolo di fornitore dei cartelli messicani. Il “Clan del Golfo” è considerato il più grande gruppo di narcotrafficanti oggi in Colombia. Si stima che abbia circa 1.200 soldati armati, molti dei quali sono ex combattenti paramilitari. Otoniel ha più di 120 processi aperti contro di lui per tutti i tipi di crimini e un avviso rosso emesso dall’Interpol per omicidio aggravato multiplo, sequestro aggravato multiplo, rapimento e cospirazione per commettere reati.
Da cinque anni, le forze di sicurezza colombiane avevano lanciato un’operazione chiamata Agamemnon per catturare o uccidere “Otoniel”. Questa operazione ha prodotto risultati come il sequestro di più di 400 tonnellate di cocaina e la morte degli uomini più vicini al clan e della prima linea di comando, come alias Gavilán e ‘El Indio’, ma la cattura del capo dell’organizzazione sino ad oggi non era stata ancora raggiunta. Adesso quella lacuna è stata colmata. A marzo, la polizia colombiana e la Drug Enforcement Agency (DEA) degli Stati Uniti avevano catturato la sorella di Otoniel, Nini Johana Usuga, già estradata negli Stati Uniti per affrontare accuse legate al traffico di droga e al riciclaggio di denaro.
Paolo Manzo, 24 ottobre 2021