Che fare, domanderebbe il compagno Lenin? Gli Stati generali, risponde il compagno Conte. Dieci giorni di festa, di grande abbuffata a Villa Pamphili nel più classico ultimo ballo del Titanic. Dice: incontri di menti brillanti. Tipo gli archistar Piano e Fuksas, quelli che guardano schifati chiunque non abbia un castello residenziale con ponte levatoio. Ma arriva pure Ursula, supercotonata, altro che cene eleganti. Dice che forse, ma non è sicuro, si fa vedere pure Colao: divertimento assicurato. E perché non Jovanotti, che quanto a brillantezza di mente non è secondo a nessuno?
Forza Covid-19, 20, 21, che bisogna arrivare al 22 deel fine legislatura politicamente vegeti per eleggere un Mattarella di più o comunque un suo clone. Quella vecchia volpe di Giulio Andreotti soleva dire che “è meglio tirare a campare che tirare le cuoia”. Gli sbomballati giallorossi hanno trovato il punto di incidenza delle convergenze parallele: per tirare a campare, bisogna tirare le cuoia. O almeno farlo credere. Dopodiché, quello che davvero succederà lo scopriremo solo vivendo, o giù di lì.
Max Del Papa, 12 giugno 2020